Scioperano i centri commerciali per il week end

Giù le saracinesce martedì 11 maggio
I centri commerciali fanno scioperoFoto di confcommercio.it

Saracinesche abbassate dei centri commerciali per alcuni minuti. Perchè? Per protestare contro le misure restrittive che da oltre sei mesi impongono la chiusura nei giorni festivi e pre-festivi. Succederà martedì 11 maggio, alle 11, in 30mila negozi e supermercati di tutti i centri commerciali d’Italia per iniziativa di Ancd-Conad, Confcommercio, Confesercenti, Confimprese, Cncc–Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali e Federdistribuzione. Così si legge sul sito di Confcommercio.

Manifestazione per i diritti dei lavoratori

Prosegue poi il comunicato: le Associazioni del commercio vogliono così dare voce ai 780mila lavoratori delle 1.300 strutture commerciali integrate presenti su tutto il territorio nazionale. I lavoratori sono costretti da oltre un anno a vivere in un clima di forte incertezza. Inoltre hanno l’aggravante delle misure che impediscono a migliaia di attività commerciali di lavorare nei giorni più importanti della settimana in termini di ricavi e fatturato.

La manifestazione servirà anche a ribadire che in centri, parchi e gallerie commerciali la sicurezza è massima. Non a caso, nessun focolaio si è mai registrato da inizio pandemia grazie ai rigorosi protocolli rigorosi adottati. L’impegno del settore si è visto anche nella messa a disposizione volontaria e gratuita di 160 strutture per la creazione di hub vaccinali.

Centri commerciali e Governo

Fin da subito si è cercato di instaurare un dialogo costruttivo con il Governo. Avevamo già pubblicato sia il commento di Andrea Scozzoli di Aires, che di Alberto Frausin, Presidente di Federdistribuzione e di Marco Pedroni, presidente di Ancc-Coop.

Nell’ultimo Decreto Ufficiale pubblicato in Gazzetta era stato tolto il contenuto dell’ultima bozza.

La dicitura riportava: “15 maggio 2021, in zona gialla, le attività degli esercizi commerciali presenti all’interno dei mercati e dei centri commerciali, gallerie commerciali, parchi commerciali e altre strutture ad essi assimilabili nei giorni festivi e prefestivi possono svolgersi nei limiti e con le modalità previste finora”.

Ora le Associazioni del commercio coinvolte auspicano di “poter avere dalle istituzioni risposte certe e tempestive, per rimettere in moto un comparto tra i più danneggiati dalla crisi, che continua ad operare solo parzialmente e senza una chiara prospettiva di ripresa”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
In caso di citazione si prega di citare e linkare uptradebiz.it