C’è una regione italiana che, più di altre, sta riscrivendo le dinamiche del mercato dell’elettronica di consumo. La Campania, storicamente tra le aree più vivaci per i Technical Consumer Goods, oggi si conferma non solo bacino strategico per volumi e densità abitativa, ma anche laboratorio di trasformazione per modelli distributivi, formati di vendita e strategie commerciali.
Lo evidenziano i dati dell’ultima Mappa del canale Eldom pubblicata a marzo, e lo confermano le testimonianze dirette di alcuni protagonisti del territorio – Eurocom DLE, Euronics Tufano, Expert Somma e MediaWorld – che ci raccontano, a pag. 28, un mercato competitivo, ma tutt’altro che saturo, nel quale la crescita non si basa sulla sottrazione di quote ai concorrenti, bensì sulla capacità di cogliere nuove esigenze e proli di consumo.
La forza della Campania risiede nel radicamento imprenditoriale locale, in una forte identità territoriale e nella capacità di relazione con il consumatore, che qui si dimostra sempre più consapevole, attento e selettivo. Il prezzo resta una leva decisiva, ma a fare la differenza sono servizio, consulenza, esperienza d’acquisto e contatto umano, ancora oggi elemento chiave per costruire ducia e delizzazione. I
n questo scenario si muovono con decisione anche le grandi catene: Unieuro, per esempio, con l’apertura del nuovo hub logistico di Colleferro, ha dichiarato esplicitamente l’intenzione di rafforzare la propria presenza in Campania. Tutti gli operatori attivi sul territorio sembrano convergere su alcune direttrici comuni: omnicanalità, prossimità, formati esperienziali e valorizzazione del capitale umano come leve fondamentali per consolidare la crescita.
Anche la scelta delle location risponde a una logica di equilibrio tra punti vendita inseriti in centri commerciali, che offrono visibilità e ussi integrati, e negozi stand alone nei centri abitati, dove il presidio di prossimità rappresenta un valore competitivo. In denitiva, la Campania si rivela un ecosistema in evoluzione, dove la competizione si traduce in spinta al miglioramento e dove tradizione e innovazione convivono in modo virtuoso, un modello, insomma, che altre regioni dovrebbero osservare con attenzione, e perché no, replicare.
Vito Sinopoli
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