Il comparto del personal care, dei piccoli elettrodomestici da cucina e degli aspirapolvere – compresi lavapavimenti e robot – sta registrando buone performance su tutti i canali. Lo confermano i dati GfK, e lo ribadiscono i principali attori della filiera.
Eppure, guardando indietro anche solo di dieci anni, il panorama era diverso. Il salto in avanti è stato possibile grazie a un cambiamento profondo nel modo in cui industria, distribuzione e comunicazione collaborano tra loro. Quando queste tre dimensioni si integrano in modo efficace, il risultato è un ecosistema in grado di generare valore per tutta la filiera.
Esempi concreti non mancano: dalla logistica condivisa alla gestione intelligente dei dati, no a iniziative di marketing coordinate: queste pratiche stanno dimostrando quanto una gestione integrata delle risorse e delle informazioni possa aumentare l’efficienza operativa e offrire un’esperienza d’acquisto più fluida, coerente e coinvolgente.
Su quest’ultima, le insegne più proattive sono quelle che hanno saputo costruire un equilibrio tra tre pilastri: il punto vendita, lo scaffale e la fidelizzazione. Il negozio diventa così uno spazio immersivo, capace di attrarre e stimolare l’interesse grazie a strumenti come il retail media (approfondito nel numero di aprile di UpTrade), promozioni su misura e servizi personalizzati.
Lo scaffale, a sua volta, non è più solo un luogo di esposizione, ma un punto di connessione strategico tra marca e consumatore, in grado di raccontare valori, funzioni e vantaggi. Infine, il prodotto. Comprendere – e condividere – dati e tendenze, permette al retail di sapere quale categoria valorizzare e sviluppare offerte mirate e allineate alle esigenze del mercato (a pag. 51 lo Speciale Top Seller).
Il punto vendita, dunque, non è più solo un luogo di transazione, ma il cuore di un’esperienza che parte dallo scaffale e arriva no alla casa del cliente. Per questo le insegne devono rivendicare il loro ruolo di ponte tra innovazione e bisogno reale, tra marca e persona. Investire in relazioni solide con i partner, ascoltare i segnali del mercato e condividere i dati, non è dunque solo una strategia vincente, ma è la chiave per costruire un futuro sostenibile e competitivo.
Vito Sinopoli
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