Insieme, Xiaomi, Huawei e i brand di BBK: Oppo, Vivo e OnePlus, detengono oltre un terzo del mercato mondiale smartphone (in volume). In Asia la loro quota è ovviamente ancora maggiore. Cosa accadrebbe se insieme – magari con la ‘regia occulta’ del governo cinese – queste aziende decidessero di sviluppare un loro universo alternativo a quello di Android-Google?
Huawei era stata costretta a farlo a causa del ban americano che le impediva di lavorare con le società americane. Perso l’accesso a Android OS e a Google Mobile Services, la società aveva rapidamente lanciato il suo sistema operativo Harmony e Huawei Mobile Services e ora sta lavorando al sistema operativo HyperOS 3. Tecnicamente parlando la sola Huawei, e ancora di più insieme a Xiaomi e a BBK, ha la possibilità di creare un universo alternativo ai due standard americani garantendo servizi analoghi.
Il ruolo di Xiaomi e di BBK
L’uscita di Huawei dal mondo Android aveva rappresentato una occasione di business per brand come Xiaomi, Oppo e Vivo che sono divenuti numero 3, 4 e 5 nella classifica mondiale della market share. Perché dovrebbero correre il rischio di uscire anche loro dal mondo Android perdendo mercato a favore di Samsung ovviamente e degli altri marchi minori che rimarrebbero nel mondo Android? È noto che Huawei si sta impegnando a tappe forzate nella costruzione di stabilimenti in grado di rispondere al suo fabbisogno di chip e questi stabilimenti, una volta avviati, potrebbero garantire la fornitura di componenti – magari tecnologicamente un filo meno avanzati rispetto a quelli prodotti da Samsung, Xinyx o TSMC, ma a prezzi minori e con una assoluta sicurezza. E questi chip saranno sicuramente ottimizzati per supportare il sistema operativo Made in China.
È la politica, stupido!
La risposta sta nella geopolitica: Xiaomi, Oppo e Vivo – che non sono colpiti da sanzioni – potrebbero continuare a restare in un mondo Android+Google; potrebbero invece scegliere una soluzione intermedia e adottare un nuovo sistema operativo e offrire comunque i Google Services (come possono fare gli utenti di IoS) o isolarsi completamente in un ecosistema alternativo.
A decidere non sarà il mercato – che è perfettamente a suo agio con la situazione attuale – quanto gli ostacoli che la Casa Bianca potrebbe mettere all’accesso cinese alle tecnologie statunitensi e un irrigidimento autarchico della Cina. Insomma lo slogan “is the economy, stupid!’ va modificato: “È la politica, stupido!”.
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