Villa, Haier Europe: “Noi siamo pronti”

Con Alessio Villa, country manager Italia di Haier Europe, abbiamo fatto una lunga chiaccherata sul perfezionamento dell’acquisizione di Candy Group e del fatto che la nuova realtà è già “attrezzata ad affrontare il futuro”.

A distanza di dodici mesi dall’annuncio della riorganizzazione del mercato Italia, post acquisizione, com’è cambiata l’azienda?Il 2019 è stato per noi un anno molto interessante. Potremmo definirlo come l’anno zero dell’acquisizione, dove la priorità era portare l’integrazione a conclusione. Sebbene io mi occupo nello specifico del mercato Italia, c’è da tenere presente una correlazione importante con la casa madre.In che senso?La struttura che abbiamo deciso di implementare in Italia è sicuramente legata a una organizzazione europea, oltre che collegata a tutta la company. Questo perché cerchiamo di avere delle connessioni dirette a più livelli per essere il più possibile allineati alla strategia aziendale. E questo porta un grosso vantaggio competitivo se sei il primo produttore mondiale di elettrodomestici…

C’è chi ha pensato che con l’acquisizione, l’imperativo dell’ottimizzazione avrebbe preso il sopravvento.

Era la preoccupazione di molti e, volendo essere completamente sinceri, è stato anche il nostro pensiero. Sono molto contento invece di poter dire che abbiamo lavorato tanto nel 2019 e sono arrivati degli ottimi risultati. Partiamo proprio dalle persone che per me sono centrali all’interno del lavoro quotidiano: abbiamo integrato i team di vendita (guidato da Emiliano Garofalo come sales director retail, Stefano Stazio come sales director canale tradazionale e Alessandro La Malfa canale online, ndr) e di marketing (con a capo Sabrina Zara, ndr) e in dodici mesi siamo riusciti a fare una integrazione totale del team.

Cosa comporta questa integrazione internamente ed esternamente?

Intanto significa offrire un’unica struttura con dei punti di riferimento che coordinano il business a 360 gradi, ovvero sia dal punto di vista del prodotto e dei brand, ma mantenendo una focalizzazione su alcuni marchi. Siamo riusciti a strutturare un’unica organizzazione di vendita, di prodotto e di marketing che però riesce a rimanere focalizzata su quelle che sono le nostre strategie multibrand.

Che nel 2019 hanno portato quali risultati?

I risultati sono stati ottimi. Lo scorso anno abbiamo registrato una crescita double digit a livello Italia. Siamo riusciti a mantenere una velocità di crescita della parte Candy e abbiamo iniziato a sviluppare in maniera importante anche il ‘pezzo’ che riguarda Haier, che per noi è quello più strategico.Se da una parte Candy non ha bisogno di presentazione al pubblico italiano, non pensa che su Haier ci sia spazio di miglioramento?Sono d’accordo. Tutto il lavoro che stiamo implementando per i mesi a venire è finalizzato a migliorare la parte awareness del brand. Ma, tengo a precisare, il 2019 ha segnato una crescita di oltre il 60% di Haier e, in generale, abbiamo raggiunto il budget sul totale, sia per Candy sia per Haier, che ci eravamo dati. E i forecast erano stati creati prima dell’acquisizione, in tempi non sospetti.

Insomma, adesso si può solo crescere…

Si deve crescere. Competiamo in un mercato in cui le dimensioni sono importanti. Devo dire che il fatto di essere stati integrati all’interno di un gruppo che, torno a ripetere, è il primo al mondo a livello produttivo ci dà la visibilità di poter fare ulteriori step nella direzione di diventare il player fondamentale.

Nella vostra strategia multibrand, che ruolo giocano i singoli marchi?

Intanto, tutti concorrono al risultato alla stessa maniera e con la stessa valenza… Continua a leggere

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