Il Cda di Unieuro ha comunicato i ricavi consolidati preliminari e alcuni risultati preliminari dell’esercizio chiuso al 28 febbraio 2019, non sottoposti a revisione legale. Da quanto dichiarato dall’insegna, che ha registrato ricavi pari a 2,1 miliardi di euro, in crescita del 12,3% rispetto al 2017, per la prima volta nella sua storia Unieuro è leader di mercato non più soltanto in termini di numero di punti vendita e redditività, ma anche per volume d’affari. Anche il dato dei ricavi like for like è positivo e pari al +4,9%. Il management di Unieuro ha anticipato che l’Ebitda Adjusted è atteso in ulteriore crescita rispetto ai 68,9 milioni di euro dello scorso esercizio, mentre il dividendo sarà in linea con le aspettative del mercato. La dinamica dei ricavi ha beneficiato sia delle azioni di crescita esterna ed interna, sia dell’andamento favorevole del secondo semestre dell’esercizio, contraddistinto dall’ottima performance del Black Friday e da una stagione natalizia significativamente positiva. Il contributo delle acquisizioni realizzate nell’esercizio in esame e nel precedente hanno prodotto un impatto positivo pari a 132,6 milioni di Euro, grazie al diverso perimetro di business conseguente all’apertura di 8 negozi ex-Cerioni/Euronics tra dicembre 2017 e gennaio 2018 e all’inaugurazione di 14 nuovi punti vendita a partire dal mese di settembre 2018, frutto dell’acquisto dei rami d’azienda ex-DPS/Trony ed ex-Galimberti/Euronics. Il forte balzo del business online e la partnership stipulata con Finiper, che ha segnato lo sbarco di Unieuro nella Grande Distribuzione Organizzata, hanno ulteriormente rafforzato la dinamica positiva dei ricavi.
Giancarlo Nicosanti Monterastelli, amministratore delegato di Unieuro, ha commentato: “Quando nel 2005 prese il via il nostro cammino di crescita, l’azienda fatturava circa 300 milioni di euro con una ventina di negozi e una manciata di affiliati. In quattordici anni, grazie a decine di aperture, innumerevoli acquisizioni e senza mai chiedere risorse agli azionisti, abbiamo tagliato un traguardo storico e guadagnato la leadership di mercato anche in termini di ricavi. Siamo estremamente orgogliosi di aver conquistato una vetta che in tempi non lontani sembrava irraggiungibile e ci apprestiamo a celebrarlo nel migliore dei modi: presentando agli azionisti risultati reddituali in ulteriore crescita e proponendo loro un dividendo in linea con le loro aspettative”.
Nel dettaglio, il canale retail (70,2% dei ricavi totali) – che al 28 febbraio 2019 era composto da 225 punti vendita ha consuntivato un incremento dell’11,3% delle proprie vendite a 1.477,7 milioni di euro, principalmente per effetto dell’aumento del parco negozi (+11 punti vendita rispetto al 28 febbraio 2018) e della buona performance della rete di vendita a parità di perimetro, trainata in particolar modo da smartphones, TV e dal comparto aspirazione. Il canale online, per la prima volta secondo contributore ai ricavi totali di Unieuro con una quota dell’11,6%, ha generato 245 milioni di euro di ricavi (+32,5%) registrando una crescita di 60,1 milioni rispetto all’esercizio precedente. Al netto dell’apporto della controllata Monclick, il cui fatturato di canale è stato pari a 46,3 milioni di euro, la crescita organica delle attività digitali di Unieuro è stata pari al 30,8%, a doppia cifra per il quarto anno consecutivo. Il canale Indiretto (11% dei ricavi totali) – che comprende il fatturato realizzato verso la rete di negozi affiliati e i ricavi prodotti nel segmento della Gd attraverso partnership con primari operatori di settore, per un totale di 275 punti vendita – ha registrato ricavi pari a 231 milioni di euro, in crescita del 10,5% rispetto ai 209 milioni del precedente esercizio. La crescita è stata trainata dal segmento Gd, con l’apertura dei primi 14 shop-in-shop Unieuro by Iper negli ipermercati Iper, La grande i nell’ambito della partnership ufficializzata lo scorso 10 gennaio 2019.
Per quanto riguarda l’andamento delle singole famiglie merceologiche, la categoria Grey – ovvero macchine fotografiche, videocamere, smartphone, tablet, computer e portatili, monitor, stampanti, accessori per la telefonia nonché tutti i prodotti tecnologici indossabili – ha mantenuto inalterata al 47,2% l’incidenza sui ricavi totali, generando un fatturato pari a 992,8 milioni di euro, in aumento del 12,3% rispetto al 2017 grazie al positivo andamento del segmento Telefonia. La categoria White – che rappresenta il 26,1% delle vendite ed è composta da grandi, piccoli elettrodomestici e climatizzazione – ha generato un fatturato di 548,5 milioni di euro, in crescita dell’11,2% rispetto ai 493,3 milioni dell’anno precedente, grazie al successo del comparto aspirazione e all’incremento della penetrazione di asciugatrici e lavastoviglie. La categoria Brown (17,5% dei ricavi totali) – comprensiva di televisori e relativi accessori, dispositivi audio, dispositivi per smart TV, accessori auto, nonché di sistemi di memoria – ha conseguito nel periodo in esame una crescita dei ricavi a quota 367,9 milioni di euro (+12,9%), beneficiando del crescente successo dei televisori di fascia alta, del buon andamento del comparto audio e dell’effetto traino dei Mondiali di calcio 2018.
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