Unieuro incontra i fornitori

Unieuro lo scorso 18 gennaio ha incontrato i player dell’industria. Fresca dell’acquisizione dei punti vendita siciliani della società Pistone, definita dall’amministratore delegato, Giancarlo Nicosanti: “La più grande acquisizione dal debutto in Borsa”; inoltre il manager ha voluto sottolineare “che questa operazione, non è partita, come altre, da una mera opportunità contingente, ma è dettata dall’esigenza di presidiare un’area nella quale l’insegna era poco presente”. Come location la catena non poteva non scegliere il nuovo hub da 104.000 mq, situato nel polo logistico piacentino ‘Le Mose’ e inaugurato nell’ottobre 2018, descritto dalle parole di Luigi Fusco, chief operation officer di Unieuro, certamente per mostrare una volta di più ai propri partner l’impressionante crescita che l’insegna ha avuto nell’ultimo anno. La serata è stata un susseguirsi di risultati ottenuti dalla catena, a partire dall’universo Unieuro che forte della sua rete di punti vendita, degli shop in shop negli ipermercati Finiper, dei negozi dei propri affilati e dei nuovi store Pistone appena acquisiti, può vantare la bellezza di 125 milioni di ingressi di consumatori all’anno che garantiscono alla catena un elevato livello di proximity. Bruna Olivieri, chief omnichannel officer di Unieuro ha raccontato lo sviluppo delle attività di CRM dell’insegna alla base delle quali c’è certamente l’uso dei big data. Nel 2018 l’insegna è riuscita a integrare 12 sistemi per un totale di 240 pv, e ha gestito 4,5 mld di records per 31 mln di anagrafiche che hanno prodotto 18 milioni di golden record con la possibilità di analizzare automaticamente 135 milioni di transizioni. “Ciò ha permesso interazioni sempre più rilevanti e specifiche in ogni step del customer journey ed è diventato un acceleratore delle iniziative one to one” ha spiegato Bruna Olivieri che ha anche annunciato un progetto di monitoraggio continuo della propria clientela. L’insegna ha anche siegato i tre pilastri sui quali si basano le iniziative a sostegno della profittabilità. Innanzitutto l’assortiment strategy che prevede una costruzione del mix che vuole arrivare a livello locale per rispondere alla domanda specifica di ogni area geografica. In secondo luogo l’insegna si focalizzerà sui servizi che ad oggi incidono per il 4,6% del suo fatturato con l’obiettivo di raddoppiare questa quota. Infine un’attenta analisi del ritorno di investimento delle proprie attività promozionali per evitare perdite e inefficienze. Infine Marco Titi, marketing director di Unieuro, ha ripercorso la storia del brand legandola all’attività di comunicazione che l’insegna ha intrapreso in questi ultimi anni con i vari cambi di soggetti e scelte coraggiose come quella di Rocco Siffedri che è stato il testimonial dell’ultimo “Black Roc Friday” e “che, nonostante alcune perplessità iniziali in fase di realizzazione, è piaciuta al pubblico e ha accresciuto la notorietà di Unieuro”. A chiusura dei lavori Giancarlo Nicosanti ha sintetizzato nuovamente i numeri raggiunti dalla catena e rivolgendosi ai partner dell’industria ha detto: “Confido che da ora in poi la vostra relazione commerciale con Unieuro non venga più vista come un costo, ma come un investimento”.

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