Nel 2021 Unieuro ha fatturato 2,95 miliardi di euro. Si è chiuso con un progresso del 9,9% il primo anno del Piano Strategico quinquennale, finalizzato alla definitiva trasformazione omnicanale di Unieuro e alla sua evoluzione in market setter.
Il Consiglio di Amministrazione di Unieuro ha approvato il bilancio consolidato e il progetto di bilancio al 28 febbraio 2022. Il risultato netto: 53,9 milioni è inferiore a quello del 2020, anno in cui il gruppo ha potuto contare su diverse misure di sostegno, ma è del 28% superiore a quello del 2019.
Unieuro ha investito 52 milioni, il 64% in più rispetto al 2020, sui negozi diretti, sulla infrastruttura informatica e sulla nuova piattaforma di e-commerce.
Cassa a posto, utili in progresso, dividendo pari al 9% del valore dei titoli
Unieuro ha chiuso l’anno con 136 milioni di cassa netta (dopo aver distribuito 66 milioni tra dividendi e buy-back). A proposito di dividendi, il CdA ha proposto di distribuire 1,35 euro pèer ogni azione, un rendimento lordo che sfiora il 9% che ha piacevolmente colpito la Borsa. Un progresso del 26% rispetto agli 1,07 euro distribuiti nel 2019.
Il generoso dividendo contrasta con una previsione prudente sul vicino futuro del business.
“Il difficile scenario internazionale e macroeconomico ci impone di guardare al nuovo esercizio con prudenza e realismo, senza affrettare previsioni che nei prossimi mesi potranno nascere più robuste. Nel frattempo, lavoriamo senza sosta nel solco strategico ormai tracciato, per rafforzare la leadership di Unieuro e guadagnare nuove quote di mercato“, ha detto Giancarlo Nicosanti Monterastelli, Amministratore Delegato di Unieuro.
Benché nei mesi di marzo e aprile Unieuro abbia registrato un fatturato in ulteriore miglioramento, il Management ha preferito posticipare la pubblicazione delle guidance relative a ricavi, redditività e generazione di cassa per l’esercizio in corso.
Robusta crescita (+17%) del canale retail
Il canale Retail (68,1% dei ricavi totali), che al 28 febbraio 2022 era composto da 271 punti vendita diretti, inclusi gli shop-in-shop Unieuro by Iper, ha registrato vendite pari a 2 miliardi di euro, in robusta crescita (+17,3%) rispetto ai 1.711,6 milioni dell’anno precedente, quando le restrizioni legate al Covid avevano impedito alla rete diretta di beneficiare dei trend di consumo favorevoli innescatisi con la pandemia.
Il venir meno di tali restrizioni già a partire dal primo semestre, l’avvenuta internalizzazione già a fine 2020 di 18 shop-in-shop precedentemente in regime di affiliazione, nonché l’apertura di 10 nuovi negozi diretti hanno permesso al canale di recuperare la sottoperformance dello scorso anno, portando così al +17,5% l’incremento dei ricavi rispetto al livello pre-Covid.
Il canale online cresce solo nel 4° trimestre
Il canale Online (18,1% dei ricavi totali) – che comprende la rinnovata piattaforma Unieuro.it e il digital pure player Monclick – ha invertito la tendenza dei primi nove mesi grazie al +6,5% registrato nel quarto trimestre, chiudendo l’esercizio con ricavi in crescita dell’1,4% a 532,8 milioni.
Rispetto all’ultimo esercizio pre-Covid, i ricavi del canale sono in aumento del 79,3%, a conferma dell’efficacia delle attività di marketing sul canale Online, sia mainstream sia digitali, nonché delle nuove abitudini di consumo diventate strutturali.
In contrazione il canale degli affiliati
Il canale Indiretto (9,5% dei ricavi totali) – che comprende il fatturato realizzato verso la rete di negozi affiliati per un totale di 259 punti vendita al 28 febbraio 2022 – ha consuntivato ricavi per 280,5 milioni di euro, in contrazione dell’8,8% rispetto ai 307,5 milioni dello scorso esercizio.
La performance si confronta con il +16,9% registrato nell’anno della pandemia, quando la rete dei negozi affiliati si era dimostrata particolarmente resiliente alle restrizioni, beneficiando delle proprie caratteristiche distintive. La progressiva normalizzazione post- Covid e il sensibile calo congiunturale registrato nel quarto trimestre dell’esercizio appena trascorso hanno ricondotto il canale ad una performance del +6,6% rispetto al fatturato ante- Covid, in linea con i trend di lungo periodo.
Prodotti: Il ‘grigio’ genera il 46% dei ricavi
La categoria Grey (45,9% dei ricavi totali) – ovvero telefonia, tablet, information technology, accessori per la telefonia, macchine fotografiche, nonché tutti i prodotti tecnologici indossabili – ha generato un fatturato di 1.355,2 milioni di euro, in aumento del 3,5% rispetto ai 1.309,6 milioni dell’esercizio precedente grazie alla buona performance del comparto telefonia e relativi accessori, dei prodotti indossabili e dei tablet.
La categoria White (25,6% dei ricavi totali) ha generato un fatturato di 755,8 milioni di euro, in crescita del 3,7% rispetto ai 728,8 milioni dell’esercizio precedente, registrando un rallentamento rispetto alla performance dei primi nove mesi dell’esercizio. Rispetto al pre-Covid, l’aumento è comunque a doppia cifra (+10,5%).
La categoria Brown (19,5% dei ricavi) ha registrato un atteso balzo del 42,5% a 576,2 milioni di euro dai 404,4 milioni dell’esercizio precedente. La straordinaria performance del segmento TV, ha consentito alla categoria di sovraperformare anche rispetto ai livelli pre- Covid, rispetto ai quali l’incremento di fatturato è pari al 49,9%.
La categoria Servizi (4,5% dei ricavi totali) ha registrato ricavi per 132,5 milioni di euro, su livelli superiori sia all’esercizio precedente (+22,3%), sia al pre-Covid (+29,5%). Il positivo andamento si è giovato del continuo focus di Unieuro sull’erogazione di servizi alla propria clientela, con particolare riferimento ad estensione di garanzia, consegna e trasporto.
Al 28 febbraio 2022, Unieuro impiegava un totale di 5.784 persone, rispetto alle 5.385 al 28 febbraio 2021 (+7,4%). L’incremento, pari a 399 unità, è pressoché interamente riconducibile alle nuove aperture di punti vendita diretti realizzate nel corso dell’anno e al rafforzamento delle funzioni centrali di sede.
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