Miele ha commissionato una ricerca di mercato su 500 consumatori tedeschi sull’importanza dei criteri di sostenibilità in fase di acquisto.Secondo la ricerca il 61% presta “moltissima” attenzione ai criteri di sostenibilità in fase di acquisto e l’82% degli intervistati di età compresa tra i 18 e i 65 anni ha dichiarato di aver prestato maggiore attenzione al consumo energetico dall’inizio della crisi energetica.
In fase di utilizzo però le cose cambiano. Ad esempio solo il 15% circa ha dichiarato di utilizzare il programma Eco nelle lavatrici, percentuale che sale al 30% per le lavastoviglie. Ma solo un utente su dieci seleziona più spesso la modalità Eco sia sulla lavatrice che sulla lavastoviglie.
“Quando si parla di sostenibilità, i consumatori tedeschi sembrano andare a zigzag: vogliono risparmiare energia ma non quando si tratta di mettere in pratica le loro intenzioni. Purtroppo così facendo si spreca un grande potenziale. Li aiutiamo a sfruttare al massimo il loro potenziale di risparmio energetico“, afferma Rebecca Steinhage, membro della direzione di Miele, responsabile del personale e della sostenibilità.
Lavare la biancheria sempre a a 40°C o 60°C, lavare le stoviglie sotto l’acqua corrente prima di metterle in lavastoviglie e preriscaldare il forno rimangono pratiche comuni in molte famiglie tedesche. Il 41% degli intervistati, ad esempio, che sostengono che il risparmio energetico “non è così importante”, ritiene che l’uso dei programmi Eco sia superfluo sugli elettrodomestici con classificazione A sull’etichetta di efficienza energetica UE poiché già consumano poca energia.
Lo studio mostra anche che la maggior parte degli intervistati dà più valore al portafoglio che al clima: il 78% vorrebbe ancora ridurre le proprie spese; solo il 22% ha risposto che la protezione del clima è al centro dei propri sforzi.
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