Segnale d’allarme per i RAEE

Meno 5% nel 2022. Per la prima volta si riducono le tonnellate di elettrodomestici conferite agli impianti aderenti al Centro di Coordinamento RAEE. Uptrade ne ha parlato con il Direttore generale Fabrizio Longoni.
Direttore generale del Centro di Coordinamento RAEE.

Di seguito un estratto dell’articolo pubblicato su Uptrade di dicembre (n. 12). Per leggere il testo integrale clicca QUI oppure scarica la versione digitale dall’app di Uptrade su su Apple Store, o Google Play o abbonati direttamente alla versione cartacea della rivista.

Meno 5%, quasi sicuramente. Probabilmente anche peggio. Dopo oltre un decennio dall’avvio dell’operatività del Centro di Coordinamento RAEE, l’organismo che si occupa di ottimizzare la raccolta, il ritiro e la gestione dei RAEE in Italia.

Per la prima volta si riducono le tonnellate di elettrodomestici conferite agli impianti aderenti al Centro di Coordinamento RAEE. Intervistato da Uptrade, il Direttore generale Fabrizio Longoni è però ottimista sugli effetti degli Accordi di programma stretti con i Comuni e in discussione con i retailer.

Da gennaio a ottobre 2022 i Sistemi Collettivi di produttori di AEE hanno raccolto 303.340 tonnellate di rifiuti tecnologici, il 4,8% in meno rispetto allo stesso periodo del 2021. Il calo si rileva in tutti i raggruppamenti tranne in R3 (televisori e schermi), ma soprattutto in quelli più importante in termini di peso: i ‘grandi bianchi’, la cui raccolta è scesa del 9,9%, da 107 a 96 mila tonnellate, e il freddo che scende di 1.300 tonnellate. Uptrade, utilizzando i dati 2021, ha provato a prevedere quello che sarà il dato finale 2022 e il risultato non è confortante. In base alle stime fatte, saranno raccolte 366 mila tonnellate contro le 385 mila
dell’anno scorso. E il dato prevede che in questa fine anno le sostituzioni soprattutto nelle categorie merceologiche “pesanti” (frigoriferi e altri grandi bianchi) e quindi le vendite siano paragonabili a quelle dello scorso anno, un augurio o un wishful thinking più che una previsione. Cosa è successo e come si profila il 2023 sotto questo punto di vista importante per retailer, produttori e per la collettività?  Uptrade ne ha parlato con l’ingegner Fabrizio Longoni, Direttore generale del Centro di Coordinamento RAEE.

Il CdC RAEE si confronta per la prima volta con una riduzione delle quantità di rifiuti domestici conferiti. Cosa sta succedendo esattamente?

Questa flessione a nostro avviso ha due cause. La prima, dal nostro punto di vista meno preoccupante, è la riduzione dei nuovi acquisti di elettrodomestici in sostituzione.

Ma i dati di produttori e distributori non segnalano una flessione di questa portata nelle vendite…

Sì, ma produttori e retailer parlano di fatturati, il mondo dei rifiuti parla di tonnellate. L’inflazione incide sui fatturati, ma non sul peso dei prodotti. In ogni caso la probabile flessione della domanda e quindi delle sostituzioni è solo una delle spiegazioni. I Raee che attualmente vengono rendicontati dal CdC RAEE non rappresentano la totalità: il sistema purtroppo non raccoglie il 100% degli elettrodomestici a fine vita perché alcuni volumi fuoriescono dai circuiti ufficiali della filiera. La sensazione è che sia rimasta inalterata la percentuale di vecchie apparecchiature che non sono avviate verso un adeguato trattamento e conseguentemente non è cresciuta la raccolta corretta. Aumentano, per capirsi, le lavatrici gettate in discariche abusive? Il problema sono sì le discariche abusive, ma anche gli impianti di trattamento di altre tipologie di materiali, i metalli in particolare, che catturano alcune quantità di Raee in maniera non corretta. Per legge, gli impianti di trattamento che trattano Raee sono tenuti a riciclare almeno l’80% del peso di ogni rifiuto tecnologico che viene loro conferito e quindi sia le componenti e le materie prime seconde che trovano un mercato, sia quelle che vanno lavorate ‘in perdita’.

Quali sono a questo punto le prospettive per il 2023?

In realtà sono ottimista. Abbiamo concluso un nuovo Accordo di programma con i Comuni che ha elementi molto interessanti e stiamo discutendo con le Associazioni di categoria della distribuzione il rinnovo dell’Accordo che li vede protagonisti. L’obiettivo direi condiviso è mettere in atto azioni per riportare nel circuito ufficiale proprio le quantità di Raee che mancano. Con i Comuni c’è stato davvero un salto in avanti. Con il retail l’obiettivo è un incremento nel numero di punti di raccolta di Raee – che devono iscriversi al portale del CdC Raee – per migliorare la possibilità di conferimento secondo le modalità ‘1 contro 1’ e ‘1 contro 0’ e quindi la raccolta.

Per leggere il testo integrale scarica QUI i pdf del magazine.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
In caso di citazione si prega di citare e linkare uptradebiz.it