Secondo la Reuters che riporta una notizia di Bloomberg Samsung, secondo produttore mondiali di microprocessori per conto terzi, sta discutendo con i suoi clienti un rialzo dei prezzi nell’ordine del 15-20%.
L’aumento dovrebbe avvenire nel II semestre dell’anno e si inquadra in una tendenza più ampia che mira a recuperare l’aumento nel costo delle materie prime e della logistica nonché a sfruttare l’attuale momento di tensione sul mercato.
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L’interno di una ‘fonderia’ di microchip in uno stabilimento Samsung
Curiosamente i rialzi maggiori saranno applicati ai ‘legacy node’, cioè ai semiconduttori meno sofisticati sui quali però diversi brand riscontrano le maggiori difficoltà di approvvigionamento.
In una conversazione con gli analisti a fine aprile Samsung ha affermato che la domanda di microprocessori da parte dei suoi clienti era e sarebbe rimasta fino a fine anno superiore alla sua capacità di produzione.
Taiwan Semiconductor, primo produttore mondiale di chip per conto terzi che afferma di lavorare a piena capacità per soddisfare i suoi clienti, prevede un aumento del 37% nel fatturato per il trimestre in corso.
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