Raee, presentate cinque linee guida per il recupero delle materie critiche

Circa 45 tonnellate di Raee raccolte in Europa e sette processi di recupero portati a termine con 14 modalità diverse. Sono i numeri con cui si è concluso il progetto Critical Raw Material (Crm) Closed Loop Recovery, per la sperimentazione di nuove tecniche per il recupero delle “materie critiche” provenienti dai Raee domestici, di cui Ecodom ed Enea sono stati partner. L’iniziativa ha visto Ecodom, in collaborazione con Amsa, Coop Lombardia, Stena Technoworld e S.E.Val., impegnato nella raccolta e trattamento di oltre due tonnellate di vecchi cellulari e piccoli elettrodomestici fuori uso, tra i principali apparecchi contenenti ”materie critiche”. Nei tre anni e mezzo del progetto, Ecodom ed Enea, insieme con gli altri partner della sperimentazione, hanno testato diverse modalità di recupero. In particolare, Ecodom ha collaborato con Enea mettendo a punto una procedura per valutare l’effettiva obsolescenza dei monitor a fine vita, che è stata applicata in via sperimentale su 43 schermi piatti presso lo stabilimento Stena di Angiari (Verona): 36 sono stati avviati alla filiera di recupero di metalli e di altri materiali, mentre i restanti sette – ancora funzionanti – sono stati recuperati e potrebbero essere pronti per l’eventuale rientro in commercio. Il progetto, finanziato dal programma europeo Life, e non solo, è stato articolato in quattro fasi: la sperimentazione di nuovi sistemi di raccolta dei Raee, la sperimentazione di innovativi sistemi di trattamento per il recupero delle materie critiche, la valutazione dei risultati ottenuti, e l’elaborazione di raccomandazioni per i decisori politici e per l’intero sistema di gestione dei Raee. Da qui sono nate cinque linee guida da seguire per aumentare la raccolta e il recupero delle materie critiche: ridisegnare e armonizzare le infrastrutture di raccolta; aumentare la consapevolezza dei cittadini sul tema; introdurre incentivi per favorire buone pratiche per la raccolta e il trattamento dei Raee; promuovere la ricerca e l’innovazione nel campo del recupero delle materie critiche incoraggiando la collaborazione internazionale; introdurre negli standard relativi al trattamento dei Raee requisiti specifici sul recupero delle materie critiche.

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