Nel III trimestre 2022 il fatturato mondiale Philips è sceso del 5% a 4,3 miliardi di euro. Un dato abbastanza in linea con il mercato. Ma le perdite sono state davvero sconvolgenti: 1,3 miliardi di euro, principalmente a causa del richiamo dei sistemi ‘Cpap’ utilizzati per gestire le apnee notturne prodotti da Philips e risultati difettosi.
Un ‘battesimo del fuoco’ per il nuovo presidente e ceo Roy Jakobs – in carica dal 15 ottobre che ha deciso di correre ai ripari con una serie di azioni di ristrutturazione a vari livelli che comporteranno 0,3 miliardi di oneri e il licenziamento di 4 mila dipendenti, il 5% della forza lavoro del gruppo. Nel III trimestre 2021, un anno comunque non facile nel settore elettromedicale, Philips era riuscita comunque a segnare un utile di 0,35 miliardi.
Nonostante la ‘botta’ del richiamo dei prodotti il gruppo resta solido: l’Ebitda nel trimestre appena concluso è stato di 209 milioni, quasi il 5% del fatturato, contro il 12% del III trimestre 2021. La Borsa però ha perso fiducia: da inizio anno il titolo del gigante olandese ha perso oltre il 60% del suo valore.
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