Il movimento del ‘diritto alla riparazione’ nel mondo degli elettrodomestici (nella foto un’immagine di una manifestazione) sembra stia portando dei risultati concreti a livello legislativo. La Commissione Europea ha infatti approvato la proposta di revisione della normativa sull’Ecodesign che prevede l’obbligo da parte dei produttori di elettrodomestici e prodotti elettrici di realizzare prodotti riparabili più facilmente. Nello specifico, la misura stabilisce che le parti di ricambio di prodotti come lampadine, schermi, lavastoviglie e frigoriferi debbano essere disponibili per 7 anni; si sale a 10 anni per le lavatrici. Alla proposta manca il voto del Parlamento Europeo dopo il nulla osta della Commissione Europea. Secondo quanto riportato da alcuni siti, la norma presenta qualche limite. Il grande assente fra i prodotti inclusi in questa misura è il cellulare. Inoltre, molte parti di ricambio sarebbero concesse unicamente ai centri di riparazione specializzati e con essi anche molti manuali; l’intervento fai da te, insomma, sarebbe fortemente limitato. Le nuove regole prevedono anche che la sostituzione dei pezzi in questione possa essere effettuata con gli strumenti generici a disposizione dei normali riparatori e non sia quindi necessario utilizzare strumenti in possesso esclusivo del produttore. Se l’iter legislativo verrà concluso con successo, la legge entrerà in vigore nell’aprile 2021.
© RIPRODUZIONE RISERVATAIn caso di citazione si prega di citare e linkare uptradebiz.it