Secondo quanto scritto da Il Sole 24 Ore (edizione del 12 ottobre, ndr) la questione Mercatone Uno si fa tutt’altro che semplice. I nuovi commissari ministeriali (Antonio Cattaneo, Luca Gratteri e Giuseppe Farchione) stanno esaminando in questi giorni le ultime 24 manifestazioni di interesse (su un totale di 136) all’acquisto degli asset sopravvissuti del retail emiliano. Dopo l’incontro al Mise dell’8 ottobre scorso, gli incaricati si sono detti fiduciosi rispetto a un possibile sblocco della situazione e c’è ancora tempo fino al 31 ottobre per presentare ulteriori candidature. La complicazione emersa riguarda Shernon Holding, la società di Valderio Rigoni che ha acquisito Mercatone Uno per poi fallire poco dopo la sigla del contratto: sembrerebbe infatti che nessuno dei 136 interessati abbia interpellato la curatela fallimentare di Shernon per ricevere informazioni sulla consistenza e il valore della merce che avrebbero intenzione di acquistare. Si perché buona parte dei beni di Mercatone Uno è nella disponibilità della curatela di Shernon. E questo creerebbe delle anomalie (‘stranezze’ viene scritto) nella procedura. Non solo: sempre sul quotidiano si legge che nell’istanza al giudice delegato è descritto che le rimanenze di magazzino di Mercatone Uno (valore 40 milioni di euro) non sono state cedute dagli ex commissari (Stefano Coen, Ermanno Sgaravato e Vincenzo Tassinari) direttamente alla Shernon, bensì a una terza entità all’uopo costituita dalla Shernon: la Commerce Srl che le ha acquistate al 35% del loro valore (12,5 milioni di euro).
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