Dalla pagina Facebook della Filcams Cgil Milano si apprende che “Nei giorni scorsi, siamo venuti a conoscenza che il concordato preventivo presentato dalla società Galimberti spa al Tribunale di Milano nel Febbraio 2018, non è stato approvato. Il 28 marzo 2019 si terrà una nuova udienza per valutare eventuali sviluppi, altrimenti, visto che la situazione debitoria nei confronti di creditori e istituti di credito è altissima, il Tribunale dovrà procedere alla dichiarazione del fallimento della società stessa. La gravità della situazione è generata da una chiara incapacità di gestione (seppur in un contesto difficile) della vendita al dettaglio dell’elettronica. Riteniamo non possano bastare ai 250 lavoratori dichiarazioni aziendali semplicistiche che ricercano le responsabilità oltre il perimetro aziendale”.
Una notizia che ha il sapore doppiamente amaro a poco più di un mese di distanza dalla morte di del fondatore dell’omonima realtà retail lombarda Ilario Galimberti. La società Galimberti che, a maggio 2018, contava 480 dipendenti, aveva aperto una procedura di licenziamento, che prevedeva la chiusura di 11 punti vendita dei 28 esistenti a livello nazionale, dichiarando un primo esubero di 128 lavoratori e una riduzione ulteriormente di altre 101 dipendenti.
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