Fnac Darty ha pubblicato la sua prima semestrale comprensiva dell’ingresso di Unieuro. Ovviamente le vemdite sono balzate di un terzo passando a 4,4 miliardi di euro ma a perimetro invariato (cioè considerando i dati di Unieuro come se fosse stata parte del gruppo già nel I semestre dello scorso anno) le vendite nel I semestre 2025 sono sostanzialmente identiche a quelle del I semestre 2024 : un +0,7% realizzato interamente nel canale on line, aumentato dell’8% quindi con un arretramento delle vendite nei negozi fisici.
In Italia ricavi stabili, (+0,3% a 1120 milioni di euro) trainati dalle vendite e dai servizi online, che hanno compensato il calo delle vendite di prodotti tecnici (telefoni, televisori e PC). Molto bene la Spagna con un +7,4% trainata da una ripresa dei consumi delle famiglie
Il risultato operativo nell’area ‘resto d’Europa’ è stato negativo per 11 milioni contro i 16 milioni dell’anno precedente.
A livello di gruppo il risultati operativo è stato di (-86 milioni) leggermente meglio rispetto ai -95 del 2024 ma sempre negativo: si fa sentire il costo (-26 milioni contro -18) del debito di gruppo: 779 milioni di euro al 30 giugno 2025.
Il margine lordo (29%) è leggermente aumentato ed è sostenuto per un terzo dai servizi. In particolare gli abbonamenti Darty Max che costa 12 euro al mese e offre servizi di riparazione illimitata e Fnac Vita digitale che propone servizi di consulenza e di protezione dei dati on linea per 10 euro al mese. Gli abbonati a febbraio erano 1,9 milioni.
Il gruppo non ha fornito previsioni per il II semestre ma ha affermato di voler portare al 2% il margine operativo netto.
La Borsa che si aspettava qualcosa di più, ha punito il titolo con un calo di circa il 10% all’apparire dei risultati.
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