Secondo Il Sole 24 Ore, si profila un nuovo braccio di ferro tra Paolo Ainio, ad di ePrice, e Matteo Arpe (a capo del gruppo Sartor, secondo socio del pure player con il 20,8% dopo lo stesso Ainio al 22%). L’oggetto del contendere riguarda la semestrale approvata con l’aggiornamento del piano industriale 2019-24 (che prevede lo slittamento del raggiungimento del break even a livello di ebitda nel 2020 con produzione di cassa nel 2021) e la chiamata a un aumento di capitale fino a un massimo di 20 milioni. Una richiesta che, si legge sul quotidiano, avrebbe riacceso i toni tra i due azionisti: l’assemblea straordinaria sull’aumento è stata convocata per il 12 novembre e lo stesso Matteo Arpe, attraverso un portavoce, avrebbe espresso parere positivo “a valutare una ricapitalizzazione finalizzata a garantire la continuità aziendale”, ma “subordinante al passo indietro dell’attuale management e a una piena discontinuità rispetto all’attuale gestione che ha negli ultimi anni costantemente disatteso i piani presentati, consumando oltre 130 milioni di risorse finanziarie”. Intanto, ePrice lancia un comunicato in cui rende noto che sono stati “raccolti impegni di sottoscrizione per dieci milioni di euro da parte di alcuni soci”, tra cui – cita Il Sole 24 Ore – Paolo Ainio e Vis Value Partecipazioni. Si tratta di diritti di opzione loro spettanti per 4,38 milioni di euro e della sottoscrizione dell’eventuale aumento di capitale fino a 5,6 milioni.
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