Commissione UE: diritto a riparare l’elettrodomestico

Per 5 o perfino 10 anni dalla vendita le aziende potrebbero essere tenute a riparare i loro prodotti. E' l'obiettivo di una proposta dell'esecutivo di Bruxelles al Parlamento europeo
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La Commissione europea ha  proposto al Parlamento europeo un insieme di norme per incoraggiare la riparazione delle apparecchiature elettroniche e ridurre la necessità di sostituirle.
“Negli ultimi decenni, la sostituzione dei prodotti difettosi è stata spesso preferita alla riparazione, ei consumatori non hanno ricevuto incentivi sufficienti per far riparare i beni in questione una volta scaduta la garanzia legale”, ha criticato la Commissione Ue.

La nuova proposta mira a rendere più semplice ed economico per i consumatori far riparare i beni anziché sostituirli. “Inoltre, una maggiore domanda darà impulso al settore delle riparazioni e allo stesso tempo creerà incentivi per produttori e venditori a sviluppare modelli di business più sostenibili”, scrive la Commissione Ue e continua”.

Diritto alla riparabilità per 5 o 10 anni

I clienti dovrebbero poter chiedere alle aziende di riparare i prodotti tecnicamente riparabili ai sensi del diritto dell’UE per un periodo da cinque a dieci anni. I venditori sarebbero obbligati a riparare entro il periodo di garanzia, “a meno che non sia più costoso di uno scambio”.

Le aziende dovrebbero anche fornire informazioni per riparare autonomamente i prodotti, sui servizi di riparazione e sui punti vendita fisici e on line di beni usati.

Meno prodotti scartati si traducono naturalmente in meno rifiuti e meno materiale utilizzato nella produzione. Di conseguenza, ci sono anche minori emissioni di gas serra. Si stima che in 15 anni si risparmieranno 18,5 milioni di tonnellate di emissioni di gas serra, 1,8 milioni di tonnellate di risorse e 3 milioni di tonnellate di rifiuti.

I prodotti di scarto sono spesso beni ancora utilizzabili che possono essere riparati, ma spesso vengono gettati via prematuramente, con conseguenti 35 milioni di tonnellate di rifiuti, 30 milioni di tonnellate di risorse sprecate e 261 milioni di tonnellate di emissioni di gas a effetto serra nell’UE ogni anno, secondo laCommissione UE. Inoltre, la perdita che i consumatori subiscono scegliendo la sostituzione piuttosto che la riparazione è stimata in quasi 12 miliardi di euro all’anno.

Il Parlamento europeo e gli Stati dell’UE devono ora discutere le proposte e negoziare un compromesso sulle proposte. 

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