Codacons, attraverso una formale diffida inviata all’azienda, ha avviato una class action contro Apple. Al centro dell’iniziativa legale dell’associazione, alcuni problemi sugli Iphone riscontrati da numerosissimi utenti a seguito di aggiornamento del software. I consumatori, a seguito dell’aggiornamento 12.2 sui modelli di telefonino IPhone 7 o IPhone 7 Plus, hanno denunciato l’insorgenza di diversi problemi. Apple avrebbe confermato che il problema esiste e sarebbe legato proprio all’aggiornamento software. Un vero e proprio difetto di conformità del telefono che legittima i consumatori a richiedere al venditore il ripristino senza spese, sulla base dell’art. 130 del Codice del Consumo. Tuttavia, nonostante il comando legislativo, i consumatori lamentano il fatto che dopo essersi rivolti ai centri di assistenza Apple, a seguito di una diagnostica sul dispositivo e riscontrato il problema, viene incomprensibilmente proposto loro, se il telefono non è in garanzia, il pagamento della riparazione dell’apparecchio o, in alternativa, di effettuare una permuta per l’acquisto di un nuovo dispositivo. Considerato che, per legge, il prodotto che presenti un difetto di conformità deve essere ripristinato a spese del venditore e non già del consumatore, qualora la prassi sopra descritta fosse effettivamente vera ciò legittimerebbe i consumatori, rappresentati dal Codacons ad azionare immediatamente una class action contro l’azienda. Se entro 15 giorni Apple non adotterà misure in tal senso, la class action Codacons proseguirà con la citazione dell’azienda in Tribunale.
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