Durante l’evento “Refarming della banda 700 e oltre” organizzato dall’Associazione delle Tv Locali di Confindustria Radio Televisioni (Crtv) si è anche cercato di vedere quale sarà l’impatto sulle famiglie italiane del nuovo switch off che toccherà il digitale terrestre con il passaggio dallo standard DVB-T a quello DVB-T2, per liberare le frequenze per il 5G e che dovrà avvenire entro il 2022. Per questo è stata presenta un’indagine che la Fondazione Ugo Bordoni ha commissionato ad Auditel-IPSOS secondo la quale a novembre 2018 oltre l’82% delle famiglie italiane avevano ancora apparecchi DVB-T. Come sappiamo per aiutare il passaggio al nuovo standard la Legge di bilancio 2019 ha stanziato 151 milioni di euro per la sostituzione dei mezzi obsoleti a disposizione delle famiglie, prevalentemente dotate di ricevitori DVB-T con questa cadenza: 25 milioni di euro nel 2019, 76 milioni di euro nel 2020, 25 milioni di euro nel 2021 e 2022. I beneficiari sono famiglie con ISEE di prima e seconda fascia, con il limite di un ricevitore (STB o TV) per famiglia. L’erogazione del contributo avverrà dal 15 novembre 2019 al 31 dicembre 2022 o comunque fino all’esaurimento delle risorse. Comprenderà apparecchi televisivi dotati in caso di decoder anche di presa o di convertitore idonei ai collegamenti alla presa SCART dei televisori – attraverso interfacce di programmi (API) aperte, a prescindere dalla piattaforma tecnologica scelta dal consumatore, sia essa terrestre, satellitare e, ove disponibile, via cavo. Gli apparecchi da utilizzare per il digitale terrestre, dovranno incorporare la tecnologia DVB-T2 HEVC, main 10, di cui alla raccomandazione ITU-T H.265, almeno nella versione approvata il 22 dicembre 2016. La legge prevede uno sconto pari a 50 euro (o pari al prezzo se inferiore) praticato dal venditore sul prezzo comprensivo di IVA e il venditore recupererà lo sconto praticato mediante un credito di imposta. Nonostante questo provvedimento del governo Crtv evidenzia che potrebbero essere necessari ulteriori interventi addizionali: l’associazione ha proposto la rottamazione dei vecchi televisori, (misura peraltro utile a fini ambientali con lo smaltimento corretto degli apparecchi obsoleti), anche perché le entrate provenienti dalla vendita delle frequenze 5G sono state elevate.
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