È iniziato il primo marzo il percorso di adeguamento delle etichette energetiche per le asciugatrici previsto dal Regolamento (UE) 2023/2533. Le nuovissime etichette potranno essere utilizzate nella comunicazione al consumatore solo a partire dal 30 giugno e dovranno sostituire completamente le etichette attuali esposte nei negozi entro il 18 luglio.
Nel frattempo però le nuove etichette potranno essere utilizzate insieme a quelle vecchie nel packaging dei prodotti a magazzino (per esempio molti consumatori le troveranno nel cestello del prodotto acquistato già dalle prossime settimane) e dovranno essere inserite nella documentazione B2B (data base Eprel ed equivalenti database nazionali nei diversi Paesi UE).
La nuova norma è stata ritenuta particolarmente urgente da Commissione e Parlamento Europeo. Nel 2020 il consumo di energia delle asciugatrici aveva raggiunto i 10,5 Terawattora in totale nella UE (il consumo italiano totale è intorno ai 250 TW/h). La nuova classificazione intende insieme premiare l’innovazione tecnologica (che aveva spinto molti modelli ben oltre i livelli di efficienza energetica massimi previsti dalla vecchia classificazione) e mandare fuori mercato i modelli che oggi si situano nella fascia media.
Cosa cambia con la nuova etichetta
Abolita la vecchia scala (da A+++ a D) la nuova classificazione energetica parte da una classe A (efficienza massima) e arriva alla classe G (efficienza minima). La classe A, in particolare, sarà riservata solo ai prodotti migliori della categoria, spingendo i produttori a sviluppare soluzioni sempre più avanzate ed efficienti dal punto di vista energetico.
In pratica per mantenere la stessa categoria, i prodotti dovranno avere una efficienza energetica superiore a quella attuale. Per capirsi un modello che ieri poteva vantare la classe A+++ oggi sarà riclassificato come classe C o D
- Il parametro principale sarà l’Indice di Efficienza Energetica (IEE), con le seguenti soglie:
- Classe A: IEE ≤ 43
- Classe B: 43 < IEE ≤ 50
- Classe C: 50 < IEE ≤ 60
- Classe D: 60 < IEE ≤ 70
- Classe E: 70 < IEE ≤ 85
- Classe F: 85 < IEE ≤ 100
- Classe G: IEE > 100
Dal 1 luglio infatti i nuovi modelli di asciugatrici immessi sul mercato dovranno avere un indice di efficienza energetica IEE inferiore a 85, motivo per il quale non potranno essere lanciate sul mercato nell’Unione Europea nuove asciugatrici di Classe F o G. Questo limite farà sostanzialmente sì che saranno ammesse sul mercato solo nuove asciugatrici con pompa di calore. I modelli che nelal nuova classificazione risultano ‘in serie’ F e G potranno essere venduti fino a metà del 2026.
In pratica i produttori che vorranno presentare livelli alti di efficienza potranno immettere e sul mercato solo le asciugatrici basate su pompe di calore. I brand tecnologicamente più avanzati sono da tempo in grado di rispondere a questi requisiti. Si calcola che le famiglie europee abbiamno in casa 60 milioni di modelli a pompa di calore e Samsung Electronics, per fare un esempio, ha già modelli da 9 chili della serie 6000, 7000, 8000 e 9000 (e un modello da 16 chili nella classe 8000) che possono vantare la classificazione ‘nuova’ più alta.
Le modifiche nei criteri di calcolo
Inoltre il calcolo– dei consumi, della durata del ciclo, dei kg di carico che prima venivano fatti usando il programma Cotone – si baseranno su quello Eco, che diventa il nuovo standard; le asciugatrici sprovviste di tale ciclo non potranno quindi rientrare nella nuova etichettatura e, dal 31 marzo 2026, non potranno più essere commercializzate.
Cambiamento nei parametri: un’altra novità è che il calcolo sui consumi verrà effettuato su una media di 24% di cicli a pieno carico, e ben 76% a metà carico. Un’inversione di tendenza significativa, se si considera che prima la media veniva fatta sul 43% di cicli a pieno carico e solo il 57% a metà carico. La modifica tiene conto di un cambiamento nelle abitudini di utilizzo dei consumatori, che oggi fanno cicli più frequenti, usando programmi rapidi con carichi inferiori rispetto al passato
Sempre in ottica di una maggiore trasparenza verso i consumatori, sulle nuove etichette energetiche è stato aggiunto un codice QR che permette di accedere a informazioni aggiuntive sul prodotto.
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