Amazon, non solo successi

Anche un colosso come Amazon ha commesso passi falsi. Chi dice che per arrivare al successo servano molti insuccessi, dunque, non ha tutti i torti. Come riportato da Business People, l’amministratore delegato Jeff Bezos, qualche anno fa, in una lettera agli azionisti ha definito il colosso dell’eCommerce come “il posto migliore del mondo per fallire” e in un’intervista a Business Insider ha dichiarato di aver “speso miliardi di dollari in fallimenti su Amazon.com: letteralmente miliardi di dollari di fallimenti”. In effetti, gli insuccessi negli anni non sono mancati. Nella sua strategia di conquista, il mondo del food si è rivelato particolarmente insidioso per il colosso dell’eCommerce. Fra i flop più eclatanti spiccano gli Amazon Restaurants, un servizio che consegnava cibo preparato fresco dai ristoranti utilizzando gli stessi addetti alle consegne di Amazon Prime Now. Lanciato nel Regno Unito nel 2016 è stato interrotto solo due anni dopo senza alcuna spiegazione ufficiale. Anche Amazon Fresh, il servizio di consegna di generi alimentari freschi non è decollato: nel 2018, i fornitori terzi dalla piattaforma sono stati rimossi e l’iniziativa del Local Market Seller, che consentiva ai venditori di consegnare i propri prodotti ai clienti insieme agli ordini Fresh, è stata eliminata. Sorte negativa anche per Whole Foods, una consociata interamente controllata da Amazon, che mirava a catturare gli acquirenti più giovani con corsie di supermercato piene di beni di marca a basso costo. Fra i passi falsi di Amazon non si possono non citare i negozi pop-up, in cui i clienti potevano vedere come funzionavano i gadget intelligenti, come i prodotti Amazon di Echo e Fire TV, prima di acquistarli. La società ha annunciato di volerli chiudere per puntare su Amazon Books e Amazon 4 stelle. Non ha avuto una lunga vita nemmeno Amazon Tap, una versione mobile dei popolari altoparlanti intelligenti abilitati ad Alexa, non più in vendita da fine 2018. Fra gli ultimi flop, poi, i pulsanti dash, che consentivano di riordinare un oggetto su Amazon una volta consumato senza doverci pensare, semplicemente montando un piccolo ed economico dispositivo negli armadi o sopra le lavatrici, invece, meritano un discorso a parte. Infatti, è vero che da quest’anno non sono più in vendita, ma secondo un portavoce di Amazon sono stati un grande successo perché hanno portato i clienti a fare shopping senza mettersi davanti allo schermo.

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