La multa più alta mai sentita in Cina: 18,23 miliardi yuan, pari a 2,33 miliardi di euro, per violazioni delle regole antitrust. Supera infatti quella imposta a Qualcomm nel 2015, quando il gruppo di tecnologie per le telecomunicazioni Usa fu sanzionato per 975 milioni di dollari.
“Accettiamo sinceramente questa sanzione e la rispetteremo fermamente, abbiamo beneficiato di validi consigli (da parte delle autorità di regolamentazione) su alcune questioni specifiche ai sensi della legge anti-monopolio e siamo felici di poter andare avanti”, ha detto il vicepresidente esecutivo Joe Tsai. La multa, ha aggiunto il ceo Daniel Zhang “non avrà conseguenze negative” sugli affari di Alibaba.
E infatti il titolo vol in Borsa: ieri a ad Honk Kong ha sfiorato quasi il 9% (237,60 dollari) e ora viaggia intorno al +8,07%. Oltre alla multa che ammonta al 4% delle entrate della società per il 2019, Alibaba dovrà presentare all’Autorità rapporti di autoesame e di conformità per tre anni.
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