Secondo quanto si legge sul sito di Business Insider Italia, l’Assemblea dei soci ePrice si sarebbe schierata a favore del fondatore Paolo Ainio dopo l’attacco di Matteo Arpe di Sartor per la gestione del sito eCommerce. Pare infatti che in assemblea fosse presente oltre il 72% del capitale, ma a favore della lista presentata da Sator all’insegna della discontinuità si è espresso poco più del 21% del capitale.
Si legge sempre sul sito che Paolo Ainio, confermato presidente di ePrice, avrebbe spiegato che “non c’è una opposizione di principio” ai progetti di aggregazione chiesti da Sator e “se dovessero arrivare delle proposte il consiglio le valuterà“. Quanto alla domanda di un cambio di strategia, Ainio avrebbe dichiarato che le dichiarazioni pubbliche di Sator “non portano a novità in termini di strategie” e che l’m&a rappresenta “una delle opzioni” perseguibili per lo sviluppo di ePrice, “ma prima c’è da proseguire il percorso intrapreso” per rendere la società più efficiente. Anche per questo “fino a quando l’azienda non produrrà utili, non percepirò stipendio” avrebbe sostenuto il manager.
Sembra anche che Sator avrebbe chiesto al consiglio di amministrazione di valutare l’eventuale necessità di ricorrere a un aumento di capitale nel caso in cui un andamento negativo della gestione portasse a una ulteriore riduzione della cassa a disposizione, dal momento che la liquidità si è erosa fino a 7 milioni di euro: “Abbiamo approvato un piano che non prevede un aumento di capitale. In questo momento non ci sono situazioni che fanno cambiare questa prospettiva” ha concluso Ainio.
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