Mai sentito parlare di FSR? Nemmeno noi di Uptrade a dire la verità. Per fortuna un alert su Google News relativo ad Arbonia, la società svizzera acquisita da Midea, ci ha aperto un sito super tecnico dedicato agli avvocati internazionali esperti di legislazione Anti Trust europea.
Foreign Subsidies Regulation è uno strumento attivo dal 2023 che consente alla Commissione Europea di bloccare acquisizioni e investimenti nel territorio della UE da parte di aziende non EU che ricevono in patria o altrove significativi sussidi diretti o indiretti non necessariamente legati all’acquisizione in oggetto.
In pratica ogni Merger o Acquisition soggetta al ‘visto’ dell’Anti Trust Europea deve prevedere – se a compierla è una azienda non EU – anche una corposa documentazione sui sussidi che questa riceve da Stati esteri.
Se la documentazione manca o non è soddisfacente, la FSR concede alla Commissione il potere di chiedere all’acquirente ogni sorta di documenti (comprese e-mail interne) relativi ai sussidi dei quali potrebbe godere, e perfino (è successo recentemente) di ordinare perquisizioni improvvise negli uffici dell’acquirente o di terzi nel territorio UE.
In marzo la società cinese a capitale parzialmente pubblico Nuctech ha dovuto rinunciare a una acquisizione in Europa non avendo voluto consegnare alle autorità UE la documentazione richiesta. Un ricorso di Nuctech presso la Corte Europea di Giustizia in Lussemburgo è stato rifiutato.
Si comprende ora lo strano ritardo nella conclusione dell’acquisizione di Arbonia da parte di Midea (Arbonia è una società svizzera ma con importante presenza in Germania) prevista per la fine del 2024 ma avvenuta in gennaio 2025. Gli uffici della Commissione hanno valutato la possibilità di utilizzare il FSR e chiedere un supplemento di documentazione al gigante cinese (che non è a capitale pubblico ma gode – come tutto il settore – di importanti sussidi sia al consumatore finale da parte del governo cinese) e solo alla fine dell’anno hanno rinunciato a farlo.
La legislazione FSR consente alla Commissione di fermare e investigare ‘ex officio’ anche operazioni che non ricadrebbero nell’ambito operativo dell’Anti Trust, perché di valore inferiore alle soglie minime o in quanto ‘semplici’ investimenti diretti.
Potrebbe essere il caso dell’investimento programmato da BYD per la costruzione di uno stabilimento di auto in Ungheria.
La legislazione FSR non è necessariamente una ‘barriera’ anti cinese ma chiaramente colpisce le operazioni svolte da aziende che fondono abitualmente di sussidi governativi come è frequente in Cina (e nei Paesi del Golfo). Insomma la strada si fa ancora più difficile per le acquisizioni asiatiche di aziende europee.
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