Anche per questo terzo anno, Amazon ha assegnato la borsa di studio di Amazon Women in Innovation. Parte del programma Amazon in the Community, è nata per incentivare le giovani donne a intraprendere un percorso di studi nell’ambito delle discipline STEM (in inglese: Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica).
Ovvero gli ambiti in cui ancora oggi la figura femminile è purtroppo ridotta.
Le vincitrici della terza edizione di Amazon Women in Innovation sono: Soheila Amiri, studentessa del corso di Ingegneria Informatica al Politecnico di Torino; Bice Marzagora, iscritta a Ingegneria Informatica al Politecnico di Milano; Sara Malaspina, di Ingegneria Informatica presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”; e Claudia Fadda, studentessa di Ingegneria Elettronica dell’Università degli Studi di Cagliari.
Amazon eroga le borse di studio nelle città in cui si trovano il Centro di Sviluppo, gli Uffici Corporate, Centri di Distribuzione e la sede del Customer Service. Il Politecnico di Torino, il Politecnico di Milano, l’Università di Roma “Tor Vergata” e, da quest’anno, anche l’Università degli Studi di Cagliari. Si tratta di un finanziamento dal valore di 6000 euro per l’anno accademico 2020/2021. Con la possibilità di rinnovo nei successivi due anni, unito a un percorso di mentorship curato da alcune manager di Amazon. Aiuteranno le studentesse a sviluppare le competenze utili per il lavoro futuro, come, ad esempio, creare un curriculum efficace o affrontare un colloquio di lavoro in Amazon o in altre aziende.
Le quattro vincitrici di Women in Innovation
Le quattro vincitrici di quest’anno si aggiungono alle cinque studentesse che hanno ottenuto la borsa nella prima e nella seconda edizione.
Soheila Amiri – Politecnico di Torino
Soheila Amiri ha 20 anni ed è iraniana, si è trasferita a Torino, dove vive insieme alla sorella, studentessa di un master del Politecnico di Torino. Ha iniziato a studiare informatica e i diversi linguaggi di programmazione in Iran. Lì ha frequentato una prestigiosa scuola per lo sviluppo di talenti, corsi da developer e ha partecipato alle olimpiadi di informatica del suo Paese. In Iran non intravedeva prospettive future: “Nel mio Paese non ci sono molte opportunità per le donne in ambito tecnologico, ho scelto di partire per darmi una possibilità”.
La figura femminile che più l’ha ispirata nel suo percorso di avvicinamento alle materie STEM è Maryam Mirzakhani, matematica iraniana.
Bice Marzagora – Politecnico di Milano
Bice Marzagora ha 19 anni ed è nata e cresciuta a Cerro (VA), un piccolo paese sul Lago Maggiore. La curiosità di capire il funzionamento del mondo tecnologico l’ha portata a frequentare l’istituto tecnico informatico, prima, e a varcare la soglia del Politecnico di Milano, poi.
Bice è appassionata di robotica, negli anni ha partecipato a molte competizioni a livello nazionale. Ciò che la affascina di più è vedere come concretamente si può trasformare la realtà attraverso i linguaggi della programmazione.
“Il mondo informatico è affascinante, ma anche complicato. Le lezioni online dovute alla pandemia non hanno aiutato, è servita grande determinazione ad affrontare questi primi mesi di lezione ed esami. Non mi aspettavo di vincere la borsa di studio di Amazon, è un elemento in più che mi spinge a fare sempre meglio con l’obiettivo di poterla vincere anche nei prossimi due anni”.
Sara Malaspina – Università degli Studi Roma “Tor Vergata”
Sara Malaspina, diciannovenne romana, sogna di lavorare in una software house di videogiochi. Il corso universitario di Ingegneria Informatica presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” rappresenta per lei il primo contatto con il mondo tech. Toccato finora solo trasversalmente da appassionata di gaming, hobby a cui l’ha avvicinata il padre.
“L’informatica ha assunto un ruolo sempre più importante nella società, diventando fondamentale quasi in ogni campo lavorativo. Non mi sono arresa e ho iniziato questa nuova sfida”. D’altronde, le sfide sono da sempre parte delle passioni di Sara, che vede i problemi matematici come un gioco da risolvere.
“Aver ottenuto la borsa di studio di Women in Innovation, mi ha spronata e mi sprona a migliorare e studiare di più”. Alle ragazze più giovani appassionate alle materie STEM Sara consiglia di “non farsi abbattere dagli stereotipi, di andare avanti perché non c’è niente che non possiamo fare”.
Claudia Fadda – Università degli Studi di Cagliari
Claudia Fadda, 19 anni, originaria di Olbia (SS) e da quasi 8 anni trasferitasi in provincia di Cagliari. La passione per l’ingegneria nasce nella tenera età, quando Claudia restava incantata davanti a programmi TV di taglio scientifico.
Sapeva di voler fare Ingegneria all’università prima di sapere quale scuola superiore frequentare. Per questo motivo non ha avuto alcun dubbio al momento dell’iscrizione al corso di laurea in Ingegneria Elettronica dell’Università degli Studi di Cagliari. “Voglio dare il mio contributo al mondo creando nuove tecnologie per migliorare la vita di tutti, come Leonardo da Vinci, personaggio di grande ispirazione per me.”
Claudia ha molti sogni nel cassetto, dall’invenzione del teletrasporto all’aprire un centro di ricerca per contribuire al progresso tecnologico. “Alle ragazze amanti come me del mondo tech consiglio di non porsi dei limiti e seguire sempre le loro passioni”.
Le vincitrici delle borse di studio di Amazon saranno supportate da quattro mentor di Amazon: Olimpia Merlo Sales Manager, AWS – Amazon Web Services, Alessandra Tavella, Senior Manager per Amazon Fresh, Melania Di Biase, Customer Service Operation Manager e Manuela Amerio, Senior Program Manager Alexa AI – Natural Understanding.
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