Secondo Korean Economic Daily, Whirlpool Corp ha inviato una protesta ufficiale alla Casa Bianca e alla Customs and Border Protection (CBP), affermando che Samsung Electronics e LG Electronics avrebbero ‘barato’ alleggerendo i valori di trasferimento dei loro elettrodomestici fra gli stabilienti asiatici e le loro controllate in Usa allo scopo di ridurre il peso dei dazi.
Le due multinazionali rispondono negando ogni addebito e affermando di aver rispettato le linee guida emesse in materia dall’ Internal Revenue Service (IRS), il Fisco statunitense.
‘Denunciare’ i concorrenti è una pratica insolita ma accettata negli Stati Uniti dove le aziende possono segnalare specifiche categorie di prodotti che a loro parere ‘meriterebbero’ dei dazi specifici.
Samsung e LG nel I trimestre controllavano il 36% del mercato statunitense degli elettrodomestici, quasi il doppio rispetto al 20% di Whirlpool. Contro le aspettative, l’entrata in vigore dei dazi non ha ancora dato a Whirlpool gli attesi vantaggi commerciali e questo ha ulteriormente colpito la fiducia degli azionisti. Il titolo è sceso del 21% dall’inizio dell’anno.
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