In un mercato in significativa contrazione, Enzo Frasio, presidente NIQ – Gfk Italia ha ricordato il calo del 6,4% nei ricavi e del 7,3% nei volumi fra il 2023 e il 2022, emergono le preoccupazioni per la sitiuazione concorrenziale. Riportando la presentazione della Nota di aggiornamento 2024 del Rapporto della Federazione Optime, Enrico Netti sul Sole 24 Ore riassume la struttura del mercato dell’elettronica di consumo: “Quasi un acquisto su due viene effettuato nelle grandi superfici specializzate. Ci sono poi i negozi specializzati che valgono circa un quarto del mercato, un 20% delle vendite avviene negli iper e supermarket”.
“Quello italiano è un mercato che arranca per il calo della domanda ma è al contempo afflitto da diversi problemi tra cui quello delle migliaia di influencer che tra un unboxing e l’altro propongono dispositivi di dubbia qualità di produttori inaffidabili mentre il social commerce, la vendita di dispositivi sui social lascia ampi spazi di manovra a operatori che Davide Rossi, presidente della Federazione Optime, definisce senza scrupoli” scrive Il Sole 24 Ore.
“Non è stato possibile per Optime verificare la natura di queste capacità commerciali e delle ingenti risorse messe in campo per avviare e sostenere queste iniziative, né l’origine e il percorso dei beni che vengono posti in vendita a prezzi totalmente impossibili per tutti gli operatori: si tratta di un lavoro investigativo e di verifica che ovviamente va lasciato agli organismi competenti” – rimarca Rossi. “possiamo però affermare che è materialmente impossibile che imprese locali di piccole dimensioni possano avere da parte dei propri fornitori prezzi all’ingrosso di 20 o 30 punti più favorevoli rispetto ad altre realtà a dimensione nazionale e anche internazionale”.
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