Il Consiglio di Amministrazione di Unieuro S.p.A ha esaminato e approvato il Resoconto Intermedio di Gestione al 30 novembre 2022. Nel periodo marzo-novembre 2022 Unieuro ha venduto per 2,10 miliardi, poco meno dei 2,15 fatturati nello stesso periodo del 2021 (- 2,5%). Dopo il boom di Tv e decoder un calo (-100 milioni) nella categoria brown era atteso ma è stato solo in parte compensato dall’evoluzione delle altre categorie. La redditività (Ebit) è ridotta a 20 milioni, invariata la cassa a 133 milioni Per l’anno finanziario che si conclude a fine febbraio, Unieuro prevede 2,9 miliardi di vendite (come lo scorso anno) e 35-40 milioni di Ebit. Non è chiaro quindi se a giugno 2023 Unieuro potrà staccare 27 milioni di dividendi come ha fatto lo scorso anno. I risultati sono infatti stati ‘salutati’ dalla Borsa con un calo del 5%.
“La nostra campagna del Black Friday e, più in generale, l’andamento del trimestre sono risultati in linea con le aspettative. Dopo la chiusura del trimestre, tuttavia, la spinta promozionale del settore e gli effetti dell’elevata inflazione sul potere di acquisto delle famiglie hanno in parte condizionato la stagione natalizia. Con una costante attenzione all’evoluzione del contesto macroeconomico, siamo impegnati nella gestione corrente a tutela della profittabilità, restando focalizzati sull’esecuzione della nostra strategia di lungo termine e sulle opportunità di crescita che dovessero presentarsi”, ha detto Giancarlo Nicosanti Monterastelli, Amministratore Delegato di Unieuro.
Dopo un primo semestre in crescita dell’1,1% per effetto del contributo incrementale delle nuove aperture, le vendite del terzo trimestre hanno registrato un calo risentendo del confronto con ricavi straordinari realizzati nello scorso esercizio per effetto della transizione tecnologica del comparto TV.
Il canale Online (19,1% dei ricavi totali) – che comprende la rinnovata piattaforma unieuro.it e il digital pure player Monclick – ha generato ricavi per 401,3 milioni di Euro, registrando una crescita del 10% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente.
Male il canale indiretto (che rappresenta però solo l’8,4% dei ricavi) i 258 negozi affiliati hanno venduto per 175,7 milioni di Euro, in contrazione del 22,2% rispetto ai primi nove mesi del precedente esercizio, in cui aveva beneficiato delle chiusure dei centri commerciali nei week-end a causa delle restrizioni pandemiche.
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