Unieuro: a tre banche d’affari il 66,6% della società

Si è conclusa ieri, lunedì 5 giugno, l’operazione che ha portato tre banche d’affari nel capitale di Unieuro spa, società nata recentemente dalla fusione di Unieuro srl e Triveneta spa, insegne appartenenti al gruppo Gre -Trony. Alle tre banche è passato il 66,6% della società. Si tratta JP Morgan (banca d’affari internazionale) che ha acquisito il 33,3%, di Sofipa (gruppo Mediocredito) a cui va il 16,6% e di Rhone Capital (banca d’affari privata americana) anch’essa con il 16,6%.Il restante 33,3% resta in mano al management team. La squadra di manager alla guida di Unieuro Spa è stata confermata al completo: Oscar Farinetti, già presidente di Unieuro, resta amministratore delegato e presidente dell’azienda con ampi poteri sino al 2004; Ivano Tolio, ex titolare di Triveneta, entra nel consiglio di amministrazione e va ad assumere un ruolo di primissimo piano nella società.Tutta la gestione resta comunque affidata all’attuale management team.“Con questa operazione Unieuro accelera il suo piano di sviluppo iniziato da tempo e che prevede l’apertura di un alto numero di punti vendita di ampie dimensioni” ha commentato Oscar Farinetti.Nei mesi scorsi si era più volte parlato della ipotesi di cessione di una parte della società a banche d’affari come primo passaggio volto ad agevolare l’ingresso di colossi distributivi internazionali. Farinetti smentisce: “Dietro le banche d’affari non c’è nessuno: esse rappresentano se stesse e basta. Se l’azienda manterrà un profilo di buoni utili e cash flow e quote di mercato, l’obiettivo per i prossimi anni sarà presumibilmente quello di approdare in borsa per ottimizzare l’investimento”.

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