“Il cambio euro-dollaro sfavorevole ha certamente portato a un innalzamento dei listini della nostra offerta, così come di quella dei player del piccolo elettrodomestico in generale”. A parlare è Francesco Varisco, direttore generale di Termozeta, che commenta l’attuale scenario competitivo in cui si sta muovendo il mercato del ped. “Se da una parte il trade ha riconosciuto a Termozeta la possibilità di rivalersi di un delta di cambio molto negativo creatosi nell’ultimo periodo, grazie al fatto che il brand competete in una fascia di prezzo più elevata all’interno di un segmento di mercato da sempre molto competitivo, da un punto di vista strategico stiamo pensando anche a diversificare – almeno in parte – la nostra produzione. In modo particolare, sono al vaglio una serie di azioni per spostare alcune linee produttive in Europa. Reputiamo infatti che un inserimento graduale di prodotti realizzati nel Vecchio Continente possa contribuire in modo positivo e sposarsi appieno con il marchio Termozeta”, continua il dg.
Sui tempi, è ovvio che un cambiamento di tale portata non può essere effettuato in tempi brevi: “Muoversi dal punto di vista produttivo in tal senso è chiaramente molto complesso ed è una azione che va pianificata e realizzata nella sua completezza nell’arco di alcuni anni, con tutta una serie di fasi intermedie rilevanti che dipendono anche dall’evoluzione stessa delle politiche cinesi, del suo mercato interno, della volontà di crescere solo su di esso e non sull’estero o, al contrario, sulla volontà di riprendere a esportare”, ha concluso Varisco.
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