Questo contenuto è estratto dall’inchiesta sulle tecnologie nei Ged apparsa sul numero di maggio di Uptrade. Per leggerla in versione integrale scarica la versione pdf di Uptrade 4, è disponibile gratuitamente su Apple Store, o Google Play. Altrimenti scaricala da qui.
Le aziende investono sempre di più in R&D e in categorie come i Forni, i Frigoriferi, Lavastoviglie e Lavatrici, spuntano decine di sigle. Il GED è sempre più hi-tech, complesso da capire e da spiegare quanto il Bruno. Uptrade ha selezionato 50 innovazioni. Ecco la parte dell’inchiesta dedicata alle lavatrici.
Anche nelle lavatrici le tecnologie distinguono determinati brand e modelli. Alcune come l’Inverter non sono proprietarie ma si stanno diffondendo. Nei modelli Midea che la adottano (col nome di Inverter Quattro) il risparmio di energia è stimato in almeno il 50%. Il motore, privo di spazzole è in grado di adeguare meglio il consumo di corrente alle esigenze di lavaggio. Presentando la nuova linea Candy a FtK, il gruppo Haier ha sottolineato fra i vantaggi la riduzione della rumorosità ottenuta dallo Speed-Drive Inverter. Consumi dimezzati di energia anche sul modello bPR0500 di Beko dove è la tecnologia AQUAtech™ che dimezza la durata del ciclo, riducendo no al 50% il consumo.
E il risparmio di acqua? Miele lo ottiene con la funzione PowerWash 2.0: la biancheria centrifugata e inumidita più spesso riduce il fabbisogno di acqua del programma di lavaggio. Nella nuova gamma di lavatrici AI Samsung A-10%, A-20% e A-40% (il nome del prodotto indica il risparmio energetico rispetto alla media della classe) Acqua Save convoglia l’acqua saponata all’interno del cestello: il detersivo penetra in modo uniforme riducendo fino al 20% il consumo di acqua e fino al 25% la durata del ciclo. Negli stessi modelli la AI, riconosce i tipo di tessuto e regola la quantità di bolle che sciolgono lo sporco, il tempo di lavaggio, la temperatura dell’acqua e la velocità di centrifuga. In questo modo, il lavaggio in acqua fredda (che consuma il 70% in meno) è efficace tanto quanto quello in acqua calda.
Anche la tecnologia ProActiveWash nella omonima gamma Candy permette di agire in profondità nelle bre, eliminando le macchie più ostinate. La tecnologia EnergySpin di Beko invece di sfruttare il calore per sciogliere il detersivo ed eliminare le macchie, rilascia il detersivo in anticipo, sfruttando la maggiore velocità di rotazione del cestello per anticipare lo scioglimento del detersivo, con un consumo energetico inferiore no al 35% rispetto alle lavatrici tradizionali.
Miele ha inventato il dosaggio automatico TwinDos che eroga automaticamente la quantità di detersivo richiesta dal programma selezionato anche in due fasi differenti. Igiene nei capi. La pandemia ci ha insegnato che la pulizia non è tutto, occorre anche igienizzare i capi che escono dal cestello rimuovendo anche gli allergeni. La funzione i-Refresh di Haier ottiene questo risultati con una combinazione di temperatura controllata, aria calda e delicato micro-vapore che trattano dolcemente le bre. Per rispondere all’esigenza di rilasciare meno fibre e meno plastica nell’acqua di scarico, la tecnologia PureWash SoftWater di AEG: grazie ad un filtro a scambio ionico puri ca e addolcisce l’acqua utilizzata nelle fasi di lavaggio e risciacquo, eliminando i minerali dannosi per i tessuti. Beko invece punta molto sulla qualità dell’acqua che esce dalle sue lavatrici (le famose microfibre considerate recentemente una seria fonte di danno ambientale). Con la tecnologia FiberCatcher®, prima tecnologia di filtraggio e raccolta delle microfibre tessili, uno speciale filtro posizionato nella zona posteriore del cassetto detersivo ad ogni ciclo di lavaggio, trattiene e raccoglie no al 95% delle microfibre di tessuto che altrimenti andrebbero disperse nell’ambiente, inquinando acqua e suolo. E le microplastiche che avvelenano le acque di fiumi laghi e mari? Samsung ha sviluppato un nuovo ciclo di lavaggio chiamato appunto Less Microfiber che riduce fino al 54% il rilascio delle microplastiche nel lavaggio.
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