Smaltimento rifiuti: recepite le norme europee

Lo scorso venerdì è stato approvato lo schema del decreto legislativo che dà attuazione alle norme europee sulla raccolta differenziata e il recupero dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche: le direttive 2002/95/Ce, 2002/96/Ce e 2003/108/Ce. Con nove mesi di ritardo l’Italia compie i primi passi in materia di smaltimento dei rifiuti elettrici ed elettronici. La normativa infatti sancisce il principio della responsabilità del produttore per i prodotti a fine vita e conferisce ad esso la responsabilità del finanziamento e della gestione dei Raee (Rifiuti apparecchiature elettrotecniche ed elettroniche) a partire dai centri di raccolta. In caso di inadempimento il produttore rischia una multa che va dai 30 mila ai 100 mila euro. I distributori invece dovranno garantire il ritiro gratuito del prodotto al momento della fornitura di una nuova apparecchiatura a condizione che sia di tipo equivalente e abbia svolto le funzioni di quella nuova fornita: il rivenditore che si rifiuta rischia una multa tra i 150 e i 400 euro.Inoltre a partire dal 1° luglio 2006 non potranno più essere immesse sul mercato apparecchiature elettriche ed elettroniche contenenti sostanze pericolose: in particolare piombo, mercurio, cadmio e cromo esavalente. Lo schema approvato del decreto legislativo dovrà ottenere il parere della conferenza unificata e delle commissioni parlamentari.

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