Mediaworld investe 100 milioni di euro per trasformare Mediaworld.it da ‘punto vendita elettronico’ a Marketplace B2C aperto ad altri venditori. La trasformazione, che sarà finalizzata entro l’estate, allargherà il numero di fornitori, “ciascuno dei quali potrà fissare il prezzo di vendita dei suoi prodotti”, ha spiegato al Sole 24 Ore Guido Monferrini, AD di Mediaworld Italia nonché Executive vice president di MediaMarktSaturn Retail Group, e Coo in Austria, Svizzera, Ungheria e Svezia, “così da 35mila prodotti arriveremo ad offrire milioni di prodotti senza escludere un domani quelli per il fai-da-te e puntiamo a diventare protagonisti nell’omnicanalità“.
Offrire logistica (e advertising) lasciando ai fornitori la definizione dei prezzi
Sbarca così anche in Italia, insieme all’Olanda, il progetto marketplace già avviato dall’insegna in Germania, Spagna e Austria. Ai venditori Mediaworld offrirà diversi pacchetti di servizi a partire dalla logistica «con commissioni leggermente al di sotto della media di mercato», continua Monferrini. L’intervista concessa a Enrico Netti non lo cita ma tra i servizi potenzialmente più remunerativi per Mediaworld c’è probabilmente il retail media, l’offerta di advertising targetizzato.
Formule nuove per la prossimità shop in shop e franchising
Nel 2023 tra ottobre e dicembre, Mediaworld ha aperto sei nuovi punti vendita (sono ora 131) testando formule nuove come lo shop in shop nel grande supermarket Bennet a Montano Lucino, in provincia di Como. “Vogliamo aprire un pv al mese con questo nuovo format vorremmo aprirne uno al mese per aumentare la presenza sul territorio anche in chiave omnicanalità“. Per acquisire capillarità Mediaworld sta esplorando anche “la via della rete in franchising con un modello che dia al partner un giusto margine oltre a corsi di formazione e magari credito“.
L’addetto diventa ‘personal shopper’
Per quanto riguarda i servizi l’insegna presto avrà la licenza Apple di riparatore ufficiale mentre sul fronte delle tecnologie applicate a migliorare l’esperienza d’acquisto è partita la fase pilota della vendita end-to-end in reparto che consentirà agli addetti di accompagnare il cliente in tutte le fasi della shopping experience e che valorizza il ruolo dei consulenti.
I ricavi 2023 sono scesi da 2,7 a 2,5 miliardi
Sul fronte delle vendite il 2023 vede un calo dei ricavi dell’8,1% a 2,5 miliardi contro i 2,7 dell’anno precedente. “Il calo delle vendite si è fermato nel primo trimestre dell’anno fiscale 2024” nota Monferrini riferendosi all’ultimo trimestre dello scorso anno solare. Dopo Natale nuove difficoltà “mentre nell’inizio di febbraio le vendite sono ritornate ad essere un po’ più toniche“. Per il 2024 Monferrini si attende la sostanziale difesa dei livelli 2023 «guadagnando quote di mercato». Solo nel 2025 il mercato dovrebbe riprendere quota con un aumento delle vendite «a parità di rete con un +3% al massimo» prevede l’ad.
© RIPRODUZIONE RISERVATAIn caso di citazione si prega di citare e linkare uptradebiz.it