Questo articolo è l’introduzione a uno ‘speciale’ apparso sul numero di Novembre di Uptrade
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Grazie a soluzioni tecnologiche sempre più evolute il mercato degli aspirapolvere, e in particolar modo quello senza filo e dei robot lavapavimenti, vive un momento positivo: in media ci sono 2 aspirapolvere a famiglia e il 50% sono scope elettriche cordless.
I dati di GfK
Nell’ultimo anno, ovvero da settembre 2023 ad agosto 2024, il mercato globale degli aspirapolvere nel nostro Paese, che comprende Aspirabriciole, Scope Elettriche a filo, Aspirapolveri a traino, Robot aspirapolvere, etc., segna numeri positivi: cresce infatti del 2,2% a unità e 1,4% a valore, e questo nonostante il prezzo medio di vendita abbia una flessione dello 0,7%. Nello stesso periodo (da settembre 2023 ad agosto 2024) il mercato specifico delle scope elettriche ricaricabili rappresenta da solo, come volumi di vendita, oltre il 55% dell’intero comparto aspirapolvere. Facendo un’analisi sul valore del fatturato questo dato sale fino al 57,4% nonostante il prezzo medio delle scope elettriche ricaricabili sia sceso del 4,5% nell’ultimo anno, passando dai 271 euro del periodo settembre 2022- agosto 2023 a 259 euro nel periodo settembre 2023- agosto 2024. L’elemento più interessante è il trend di crescita, estremamente positivo sia a volume (+4,7%), sia a valore (+12,7%)
Altro comparto che sta riscuotendo un grande successo all’interno del mercato globale degli aspirapolvere è quello dei robot aspira e lava pavimenti che a fine agosto 2024 rappresentavano il 11,6% a volume e il 22,2% a valore. Nonostante volumi leggermente in calo (-1,6%) il trend a valore segna invece un interessante +14,3%, segno che le nuove soluzioni innovative ne hanno aumentato la percezione di valore nel pubblico.
La crescente popolarità dei dispositivi di aspirazione come le scope elettriche e i robot aspira e lavapavimenti va attribuita loro crescente convenienza, alla versatilità e alle tecnologie innovative di riconoscimento delle stanze e degli oggetti. I consumatori valorizzano la libertà di movimento offerta dai modelli senza fili, che consentono di pulire facilmente in diverse stanze senza dover continuamente cambiare la presa elettrica.
L’ergonomia dei modelli rende i prodotti “ready-to-run”, facilitando le operazioni di pulizia che, fino a pochi anni fa, si potevano fare solo tramite un aspirapolvere a traino. Fino a pochi anni fa gli aspirapolvere wireless erano considerati solo per l’utilizzo quotidiano, mantenendo quelli a filo per le pulizie più profonde. Oggi ci troviamo di fronte a prodotti con feature completamente differenti rispetto a quelle iniziali, potenze che seppur sensibilmente inferiori rispetto a quelle a filo soddisfano le principali esigenze dei consumatori e autonomie considerevoli.
I robot aspirapolvere hanno in grande vantaggio di poter svolgere i propri compiti in autonomia: un plus importante considerando che alcune categorie di persone sono sempre più oberate dal lavoro e dagli impegni. Grazie a sensori e ottimizzazioni software non solo sono in grado di riconoscere il tipo di pavimento, ma anche gli oggetti come i cavi, da sempre uno dei talloni di Achille di questo tipo di soluzioni.
La scelta da parte del consumatore finale non è però affatto semplice: sono infatti tantissime le opzioni disponibili e troppo spesso alcune tecnologie “comuni” vengono esaltate con nomi di marketing roboanti. Bisogna distinguere chi si avvicina per la prima volta ai prodotti senza fili e chi invece cerca soluzioni più sofisticate, o dotazioni accessorie specifiche (quelle relative ai peli animali tra tutte) perché sta sostituendo un prodotto di una generazione precedente. La tecnologia ha fatto passi da gigante anche in questo campo ma troppo spesso i produttori integrano funzioni dalla dubbia utilità “per fare numero “mentre ancora non vengono illustrate a sufficienza quelle più essenziali come la reale capacità di aspirazione, l’autonomia e la praticità nello svuotamento della polvere. Il risultato è un consumatore finale che si ritrova spesso spaesato non riuscendo a identificare con precisione quali sono le innovazioni con un reale valore aggiunto.
Questo è un estratto: l’intero speciale è sul numero di Novembre di Uptrade: leggilo on line qui
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