Scende di due terzi l’utile di Esprinet

Nel I semestre il fatturato si contrae soprattutto nell'area consumer e l'utile si avvicina allo 0,3% del fatturato
Alessandro-Cattani AD di Esprinet

Nel I semestre 2023 le vendite di Esprinet sono scese del 13% passando dai 2,2 miliardi della prima metà del 2022 a 1,9 miliardi di euro. Ha ceduto in modo particolare il mercato spagnolo (-19%) e in misura minore quello italiano (9%). 

Commentando i risultati  Alessandro Cattani, Amministratore Delegato di Esprimet ha notato come “Il primo semestre dell’esercizio 2023 abbia rappresentato un’importate conferma della nostra strategia di transizione verso un maggior peso di soluzioni e servizi a valore aggiunto”. Questo è vero ma le Solutions rappresentano solo un quinto del giro d’affari mentre nei segmenti più importanti come gli ‘schermi’ (Pc, tablet e smartphone) le vendite sono scese del 21% e la redditività si è dimezzata.

La redditività è il dato più negativo tra i conti riportati da Esprinet. Qualche risultato è stato raggiunto sul fronte del circolante ma l’aumento dei tassi si è fatto sentire sia sui debiti (il gruppo ha una cassa negativa di 200 milioni) sia sugli sconti del factoring. L’utile netto è sceso di due terzi da 18 a 6 milioni e rappresenta al momento lo 0,3% del fatturato. L’Ebitda è calato di un terzo da 38 a 25 milioni e il CdA ha dovuto rivedere la sua stima per il 2023 abbassandola a 70 – 80 milioni. 

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