Dopo le polemiche con gli installatori per l’offerta promozionale Installastream, ora per lo stesso motivo Stream è stata contestata anche da Anie (in particolare dall’Associazione Radio Televisione Elettroacustica, settore Antenne), dall’associazione consumatori Audiconsum (settore TLV via satellite) e dalle associazioni di categoria degli installatori degli impianti d’antenna aderenti alla Confederazione Nazionale dell’Artigianato (Cna) e a Confartigianato. In particolare le tre associazioni sostengono che “nella campagna pubblicitaria di Stream non è chiaramente evidenziata l’aggiunta di spese a carico del consumatore per ottenere un impianto completo. Tali spese, se calcolate, portano il costo complessivo dell’installazione a raddoppiare rispetto a quanto riportato nel messaggio pubblicitario”.Contestata anche la garanzia di 90 giorni che viene raffrontata alla consuetudine di offrire garanzie di buon funzionamento di un anno intero.E ancora: l’installazione sul balcone, proposta da Stream, sarebbe “in evidente contrasto con gli attuali indirizzi del settore, orientati a rispettare i vincoli ambientali e paesaggistici e quindi a privilegiare la realizzazione di impianti centralizzati”.Infine si sollevano perplessità sul fatto che l’impianto proposto “non prevede nulla per usufruire della ricezione di segnali provenienti da altro satellite, oltre quello utilizzato da Stream, ponendo quindi il consumatore nell’impossibilità di una libera scelta”.Le tre associazioni concludono la loro contestazione con una frecciata pungente: “Non vorremmo che, con questa iniziativa basata su un messaggio poco chiaro per i consumatori, Stream stesse cercando facili scorciatoie in tema d’installazione saltando, di fatto, l’intera catena costituita dalla piccola distribuzione e dagli installatori d’impianti”.
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