‘Road to 100’: gli ambiziosi obiettivi ESG di Ariston

Ariston  intende tagliare del 42% da qui al 2030 le emissioni Scope 1 e 2 e installare 5 milioni di caldaie intelligenti
||||Il Quartier generale di Ariston Group a Fabriano.

Il piano Road to 100 porterà Ariston a guidare invece che subire la sempre maggiore attenzione nei confronti del riscaldamento domestico come causa di global warming.

Il piano prevede che  le emissioni di CO2 Scope 1 e Scope 2 siano ridotte del 42%.entro il 2030 euna  riduzione del 50% delle emissioni Scope 3 per ogni milione di euro di valore aggiunto e la riduzione di 100 milioni di tonnellate di CO2 attraverso la vendita di prodotti più efficienti come ha dichiarato al Sole 24 Ore  Sabrina Baggioni, chief digital, marketing e sustainability officer di Ariston.

Le 100 milioni di tonnellate di CO2?  saranno eliminate attraverso la conversione verso caldaie a condensazione non vincolate all’utilizzo di una sola miscela. “Nel 2025” – ha indicato Umberto Crovella, senior executive vice president thermal comfort di Ariston, “il 100% del fatturato in Europa arriverà da tecnologie a condensazione già pronte per l’utilizzo dell’idrogeno“.

Altro elemento importante per ridurre le emissioni di CO2 è dato dalle “caldaie intelligenti” ovvero da quei prodotti connessi alla Rete e che grazie a una App consentono il controllo e la pianificazione dei consumi. Entro il 2030 Ariston pensa di vendere oltre 5 milioni di prodotti pronti per la connessione. Già quest’anno è stata superata quota 350mila e nel 2025 c’è il traguardo dei 2 milioni.

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