La GenZ, ovvero i consumatori di età compresa tra i 14 e i 29 anni sono al centro dell’ultima indagine di Retail Institute Italy e Ipsos Italia, «La GenZ e i Retailer», presentata a Cernobbio in occasione della XIII edizione del Retail executive summit.
Italia Oggi riporta l’inchiesta che approfondisce la relazione tra i giovani e la distribuzione italiana e analizza in particolare cinque settori: alimentare, cura della persona, abbigliamento, tecnologia e ristorazione. «La GenZ sta riscrivendo le regole del gioco nel retail», ha dichiarato Marco Zanardi, presidente di Retail Institute Italy. «Lo studio unisce l’analisi quali-quantitativa dei dati all’ascolto diretto delle percezioni dei giovani consumatori, con l’obiettivo di offrire indicazioni concrete per rispondere alle sfide del mercato».
Sono i primi nativi digitali, iperconnessi e alla costante ricerca di un equilibrio tra realtà digitale e mondo fisico. Sono attenti ai propri acquisti non solo a livello di budget ma, appunto, anche per l’impatto generato. «Parliamo di 9,5 milioni di persone in Italia, che tra 5 o 10 anni faranno la differenza nei comportamenti d’acquisto delle famiglie italiane, quindi uno studio come questo permette di porre delle basi già per il futuro», ha spiegato Nicola Neri, amministratore delegato di Ipsos Italia.
Non a caso, riporta l’articolo di Italia Oggi, la ricerca evidenzia tre bisogni specifici di questo target, primo fra tutti la necessità di essere guidati in un contesto saturo di informazioni: il negozio fisico, infatti, conserva il suo ruolo cruciale come canale informativo e resta fondamentale per la scoperta di nuovi prodotti. A convincere sono, in particolare, gli store fisici dedicati alla cura della persona, dove ad acquistare è il 57% dei giovani.
E non perde di importanza nemmeno il passaparola, declinato, però, secondo le modalità dell’era dei social media e quindi spesso legato ai consigli di influencer o celebrità. Cresce anche la domanda di abbigliamento di seconda mano o di prodotti tecnologici ricondizionati.
Tra i bisogni della GenZ spicca anche la personalizzazione, utile per creare un coinvolgimento emotivo con i brand. Insomma, un’esperienza d’acquisto su misura. Più che il prodotto oggi conta la relazione che il marchio riesce a creare con il consumatore, è stato detto durante la tavola rotonda moderata da Domenico Ioppolo, a.d. di Campus, con Luca D’Alba, direttore generale di Autogrill, e Rosanna Ungaro, direttore commerciale di Gruppo Forza 3, che hanno sottolineato l’importanza di imparare a conoscere i consumatori di domani.
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