Raee: ecco le ‘vere’ semplificazioni per i retailer

Il Centro di Coordinamento Raee ha redatto una nota interpretativa con informazioni chiare a supporto degli operatori
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La Legge 166/2024 di conversione del decreto Salva infrazioni introduce importanti semplificazioni degli adempimenti legati alla raccolta dei rifiuti elettronici per gli operatori della distribuzione. ‘Semplificazione’ però non significa ‘liberi tutti’. Resta il rischio di gravi violazioni per i retailer se le indicazioni non sono osservate in maniera opportuna. Il Centro di Coordinamento Raee ha redatto una nota interpretativa con informazioni chiare a supporto degli operatori.

Occorre iscriversi al Centro di Coordinamento

La principale novità derivante dalla semplificazione è l’abolizione dell’obbligo di iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali per gli operatori della distribuzione e per i soggetti terzi da questi incaricati della gestione dei Raee. Tale vincolo, precisa la nota, viene sostituito nei fatti dall’obbligo di iscrizione al Centro di Coordinamento Raee. Se quest’obbligo non viene rispettato, il retailer che dovesse effettuare il deposito preliminare alla raccolta non potrà avvalersi delle modalità semplificate. L’obbligo di iscrizione al Centro di Coordinamento RAEE si applica anche ai centri di assistenza tecnica e agli installatori.

Comunicazioni annuali: cade l’obbligo se si chiede il ritiro al Centro di Coordinamento

Una seconda semplificazione introdotta con la recente legge riguarda la comunicazione annuale al Centro di Coordinamento dei quantitativi di Raee gestiti dalla distribuzione. In base alle nuove indicazioni, l’obbligo di comunicazione annuale dei dati viene meno nel momento in cui un rivenditore iscritto al Centro di Coordinamento ricorre al servizio di ritiro gratuito dei rifiuti tecnologici direttamente tramite il Centro di Coordinamento stesso. Laddove invece il retailer non si avvalesse di questo servizio, il vincolo di comunicazione annuale dei dati rimane.

Documenti di trasporto: possono essere prodotti dal retailer

La semplificazione si estende anche alla documentazione che deve essere utilizzata per trasportare i Raee: la triplice copia dei moduli di trasporto conformi previsti dai decreti ministeriali del 2010 e 2016 viene abolita e sostituita da un unico documento di trasporto, autoprodotto, che attesta il luogo di produzione, la tipologia di materiale e il luogo di destinazione.

Depositi di raccolta a norma

Vengono invece confermate le caratteristiche fisiche dei depositi preliminari di raccolta dei Raee già definite in precedenza e le modalità di consegna dei rifiuti tecnologici da questi depositi della distribuzione ai centri di raccolta comunali o all’impianto di trattamento autorizzato che in base alle nuove indicazioni sono ora definite per singolo raggruppamento.

Informare i consumatori sulla gratuità del ritiro

Le nuove indicazioni ribadiscono, infine, l’obbligo per gli operatori della distribuzione di informare i consumatori sulla gratuità del ritiro con “modalità chiare e di immediata percezione, anche tramite avvisi posti nei locali commerciali con caratteri facilmente leggibili oppure mediante apposite comunicazioni nel proprio sito internet”. Il dovere di informazione del consumatore non è una novità, era infatti già presente nella norma RAEE con la precisa funzione di fornire all’end user indicazioni sui diritti di restituzione, ma anche sull’importanza, ai fini ambientali, che ha la raccolta differenziata dei rifiuti elettronici.

La conversione in legge del decreto Salva infrazioni introduce importanti e significative semplificazioni negli adempimenti a carico degli operatori della distribuzione, in particolare per l’effettuazione dei servizi di ritiro ‘1 contro 1’ e ‘1 contro 0’ dei rifiuti elettronici, e di riflesso una riduzione dei costi in termini economici e di tempo” commenta Fabrizio Longoni, direttore generale del Centro di Coordinamento Raee. “La nuova norma rappresenta pertanto un’ottima opportunità per facilitare la raccolta dei Raee e avvicinare con maggiore celerità l’Italia agli obiettivi previsti dall’Unione Europea. Va precisato che il legislatore ha l’esplicito intento di mantenere e di incrementare i requisiti di tracciabilità dei flussi dei Raee gestiti dalla distribuzione, pertanto qualora i retailer non osservassero le nuove indicazioni in modo corretto e puntuale incorrerebbero in violazioni gravi che comportano sanzioni. La nota interpretativa del Centro di Coordinamento è stata redatta proprio allo scopo di fornire a tutta la filiera informazioni chiare ed esaustive che consentano di svolgere queste procedure in modo corretto, a vantaggio dei retailer e dell’intero sistema”.

A questo link è possibile scaricare la nota interpretativa: https://bit.ly/3AEBiRm

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