Secondo uno studio di CONFIDA (Associazione Italiana Distribuzione Automatica) realizzato in collaborazione con Accenture, il giro d’affari generato dai distributori automatici in Italia per i prodotti non food è di oltre mezzo milione di euro l’anno con una crescita del +2,5% nel 2018. Ad oggi tra i più venduti si possono trovare anche i prodotti di elettronica di consumo (con una share del 13% sul totale) in particolare gli accessori per la telefonia (auricolari e cuffie, cavi caricabatterie, power bank ecc). Il primo marchio a proporre un distributore automatico per i device consumer electronics in Italia è stato MediaWorld che ha reso disponibili presso aeroporti e ospedali auricolari, caricabatterie, lettori mp3 e fotocamere, permettendo l’acquisto anche con carta di credito grazie ai moduli di pagamento elettronico. Mentre, lo scorso settembre, la società ARetail aveva installato la sua prima vending machine presso l’università Cattolica del Sacro Cuore di Milano per la vendita di accessori di telefonia e informatica. “La disponibilità 24H di una vasta gamma di prodotti e la presenza capillare delle vending machine in luoghi strategici e trafficati – spiega il presidente di CONFIDA Massimo Trapletti – consente di intercettare efficacemente i bisogni del consumatore. Per questo oggi la distribuzione self service si rivela un canale sempre più attrattivo per le aziende di numerosi settori. Inoltre le vending machine sono un efficace strumento di promozione di nuovi prodotti: possono essere installate ovunque anche per brevi periodi consentendo di realizzare campagne di promozione in luoghi in cui è presente il consumatore”.
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