QBerg: la concorrenza del D2C si fa sempre maggiore

I prezzi praticati dai siti dei brand sono in un numero importante di casi inferiori, anche di molto, a quelli deo retailer

La concorrenza del Direct to consumer (D2C o DtC) cioè delle vendite effettuate direttamente dal produttore al consumatore bypassando i canali retail è sempre maggiore.  I siti dei ‘manufacturer’ sempre più spesso consentono l’acquisto on line del prodotto con consegna a domicilio. La concorrenza è seria perché i siti dei produttori godono spesso di un posizionamento privilegiato ‘gratuito’ sui motori di ricerca (digitando il nome di un prodotto su Google è più facile che appaia la pagina relativa del sito del produttore che quella di un retailer). Facilmente il sito aziendale offre una completezza di informazione maggiore ed è più facile curare la presentazione anche grafica di un web con poche decine o centinaia di prodotti rispetto a un sito di e-commerce che ne propone migliaia.

I Produttori che Uptrade ha avuto occasione di intervistare sottolineano che questa attività è mirata più a stabilire un contatto con il cliente, a ‘tastarne il polso’ per così’ dire che non alla vendita vera e propria. Di fatto però la concorrenza c’è ed è anche abbastanza aggressiva in termini di pricing.

C’è concorrenza solo sul 7% delle referenze 

QBerg ha preso in considerazione un universo di 67.267 modelli unici, che spaziano su 18 Categorie e 62 Famiglie. Di questi, meno del 7% era presente anche sul sito di un produttore: 4499 modelli unici per l’esattezza. È’ interessante notare che quasi 2 mila modelli unici erano offerti esclusivamente dal produttore. 

Dall’analisi di QBerg emerge che l’assortimento dei siti D2C è molto inferiore a quello dei retailer

Una quota piccola ma significativa di modelli unici è proposta in esclusiva dai Manufacturer

Una volta su sette è il produttore a fare il miglior prezzo 

Concentrandosi sui 4.500 prodotti in concorrenza, è importante notare che nell’15% dei casi  il presso più basso per quella referenza è offerta  solo o anche dal produttore (per la precisione la percentuale è rispettivamente all’11 e al 4%). QBerg fa notare che l’analisi è effettuata sul  prezzo minimo registrato nel panel: non è detto che il consumatore possa o riesca a identificare sempre la migliore offerta presente per quella referenza su tutti i negozi fisici e on line. Data la maggiore visibilità dei siti aziendali quindi è possibile che di fatto, a una veloce ricerca da parte del consumatore, il prezzo più basso riscontrato sia molto spesso quello proposto dal produttore. 

La concorrenza fra D”C e B2C è particolarmente forte in alcune categorie

Nei Piani cottura il Manufacturer taglia il prezzo del 40%

Il sito del produttore è price leader soprattutto nei Piccoli elettrodomestici (“Ped”), e nel Grande elettrodomestico da incasso (Ged Built-in) e l’Hardware, meno spesso nel Grande elettrodomestico a libera installazione (“Ged”) più residuali sono i casi che riguardano le restanti Categorie. Per la precisione 56 referenze di piani cottura, 53 di aspirapolvere e 46 di Apparecchi cucina sono offerte dai Manufacturer a prezzi inferiori rispetto al miglior retailer. 

I prezzi offerti dai Manufacturer sono quasi del 40% inferiori alla media dei prezzi nei piani cottura, nei telefoni cellulari del 25% e negli Aspirapolvere del 22,5%.

 

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