QBerg analizza la geopolitica sugli scaffali

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Come spesso accade per le soluzioni davvero utili, anche il Report Geoinfluence nasce da una idea molto semplice. QBerg, si sa, produce e aggiorna un database colossale sugli assortimenti dei negozi fisici, sui volantini promozionali (nel 2023 11.821 fliyer di 44 insegne), siti e promozioni e-commerce (10.072 campagne web su 16 siti).

Sulla base di questi dati QBerg è in grado di riportare per ogni referenza categoria e sottocategoria con notevole granularità prezzo, visibilità e obsolescenza di ogni SKU. I dati possono essere distinti per canale (web e store, promozioni su  yer e promozioni su web). Lo scorso anno Angelo Pascarella, data scientist e titolare di TechnoConsumer, ha proposto a QBerg di associare a ogni referenza del suo report un solo dato: la nazione dove ha sede l’azienda produttrice.

Questa semplice operazione, applicata alle quasi mille aziende che nel 2023 hanno avuto almeno cinque prodotti in rotazione in Italia e quindi a cascata a ogni referenza e categoria/sottocategoria, ha permesso di presentare un enorme numero di informazioni utili per i marketer, certo, “ma non solo per loro”, fa notare Angelo Pascarella che ha lavorato in Ipsos e IDC ,” è un’analisi che può stimolare una seria discussione a livello europeo o italiano sulle politiche industriali nel settore della home technology”. Il target quindi si alza e dai marketer arriva ai vertici dei brand impegnati nel settore, ai ricercatori universitari, ai decision maker governativi italiani ed europei. “

Dai nostri dati emerge come in quasi tutti i tradizionali comparti del Bruno per esempio i prodotti made in Europe siano quelli più obsoleti e di minor valore”, commenta Pascarella, “diversa la situazione nel Bianco e in alcuni comparti dei Ped”. Dalla collaborazione di Qberg con Technoconsumer è nato ‘Report Geoin uence: Geoanalisi dell’offerta di home & personal technology in Italia’, uno studio (in pdf) di 21 pagine ricche di gra ci basato sulle rilevazioni operate nel 2023. Il report verrà riedito e aggiornato nei primi mesi di ogni anno.

Si tratta di un prodotto che “fa leva sulla massa di informazioni di dettaglio assortimentale che raccogliamo giornalmente da 18 anni”, ricorda Fabrizio Pavone, founder e CMO di QBerg. Ne emergono dati che possono essere letti sia a livello di singolo mercato o di nicchia (per esempio la situazione geo- strategica delle Macchine per caffè può essere distinta da quella dei Cappucinatori) così come ‘a grandi linee’.

“Questo studio ha un’importante valenza geopolitica”, nota Pavone. Per esempio un dato che emerge è che le aziende con sede in area Euro (Italia, Germania e Francia principalmente) sono oltre il 50% del totale ma i loro prodotti rappresentano solo un terzo delle referenze in vendita o in promozione in Italia. Viceversa pochi produttori, soprattutto asiatici, sono presenti con un numero mediamente molto maggiore di prodotti, e da questo derivano rilevanti economie di scala e di efficienza. “È un riflesso della frammentazione e del nanismo dell’industria italiana ed europea rispetto ai ‘chaebol’ coreani, ai colossi cinesi americani e, perché no, anche turchi oggi e indiani domani”, nota Pascarella. In generale lo spaccato del settore tecnologico che deriva dall’analisi dei dati QBerg, “è quello di un’industria europea ed italiana che deve accelerare processi di integrazione e innovazione industriale, così come di marketing”, continua Pascarella, “Il mercato globale, caratterizzato dalla competition fra superpower, quali Cina, USA, East Asia, vede noi europei e italiani svantaggiati ma ha ancora segmenti e spazi aperti che potrebbero far evolvere nel medio termine il settore tecnologico in Europa”.

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