Polti punta a superare i 100 milioni nel 2026 grazie all’export

Le esportazioni, oggi al 55% dovrebbero arrivare a rappresnetare il 75% del fatturato anche grazie alle macchine per il caffè
Francesca_Polti_DG_Polti_SpA_1_bassaFrancesca Polti AD del gruppo Polti Spa

Polti che già esporta oltre al metà del suo fatturato, intende arrivare al 75% puntando su una categoria nuova nel suo catalogo: le macchine per il caffè. Come spiega l’AD Francesca Polti al Sole 24 Ore, “Mio papà produsse una macchina a cialde Ese compostabili negli anni 90. Due anni fa abbiamo pensato a un ritorno alle origini e di rilanciare questi prodotti. Ora vendiamo diversi modelli mentre il prossimo anno inizieremo la commercializzazione di una macchina superautomatica».

Francesca non ha fatto fatica a trovare il partner per i consumabili: Aroma Polti, azienda del fratello Stefano è specializzata nel confezionamento e distribuzione del caffè in chicchi, capsule e cialde Ese. «Alla base di questa strategia c’è l’idea, la volontà di diversificare l’offerta e minimizzare il rischio di essere una azienda quasi mono prodotto con questo ritorno alle origini sfruttando la notorietà del nostro brand» continua l’ad riferendosi alle linee Vaporella e Vaporetto.

Polti è leader del mercato della pulizia a vapore nell’area Italia, Francia e Spagna, e nel mercato dei ferri da stiro a caldaia in Italia.

Ora dalla vendita delle macchine da caffè arriva l’8-10% del fatturato perché «si tratta di un mercato con una leggera crescita – spiega Francesca Polti -. Per i prossimi anni il nostro piano industriale prevede una crescita dei ricavi a doppia cifra».

Dopo un 2023 chiuso con più di 60 milioni di ricavi quest’anno si punta a un +15-18% del fatturato. Per il prossimo anno si punta a un +20% e nel 2026 al +25% «grazie alle vendite trainate da diversi driver tra cui le macchine da caffè, il caffè monorigine e il rafforzamento di Vaporella e Vaporetto prodotti inventati dai nostri genitori e segmenti di mercato in cui siamo leader».

Facendo due calcoli questo significa una previsione di 71 milioni per l’anno in corso, di 85 nel prossimo e di oltre 100 milioni nel 2026.

Per raggiungere questi obiettivi Polti punta sulle esportazioni. Al quotidiano di Confindustria Francesca Polti ha parlato di arrivare al 75% di export nel 2026. L’azienda di Bulgarograsso ha aperto una filiale in Germania e sta creando reti commerciali in Regno Unito, Benelux, Polonia, Romania, Turchia e Grecia. Il prossimo obiettivo è il Sud America.

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