È successo, toccando il punto più basso, la primavera scorsa. Il dollaro ha mandato ko l’euro. L’impatto negativo di quanto è successo, e se ne stanno accorgendo tutti gli addetti ai lavori, è sui prezzi dei prodotti americani, o provenienti da economie legate al dollaro (Cina in testa), che stanno subendo in Europa, quindi anche in Italia, un rincaro per effetto del cambio. Un bel guaio per l’industria dell’elettrodomestico che, con un ped ormai quasi prodotto interamente nel Far East, ha certamente ‘sentito’ gli effetti. Anzi, c’è chi sostiene che si andranno a ricondizionare gli equilibri di un settore che, sempre più, spinge verso una razionalizzazione dei fornitori e dei prodotti in griglia per evitare inutili e costose sovrapposizioni. Lo scenario competitivo che si va delineando farà sentire importanti ripercussioni già nella stagione natalizia che si apre.
Ecco i commenti che e-duesse ha raccolto sull’argomento tra i retailer:
Pasquale Di Geronimo, category ped Bellanti G.R.E.
“Cerchiamo di tenere il più possibile con il prezzo precedente, senza rincari, finchè non ci sarà un adeguamento generale del posizionamento della fascia coinvolta nella nostra zona”.
Roberto Pizzimento, category manager Sda Bruno Euronics
“Essendo leader market, abbiamo optato per un innalzamento del prezzo al pubblico repentino, per dare subito un segnale al mercato di adeguamento verso l’alto del posizionamento dell’offerta”.
Marina Boreggio, category ped, e Walter Disette, direttore commerciale, di Castoldi Euronics
“Il periodo del cambio listino è slittato fino all’estate grazie alle opportunità che furbescamente i vendor hanno usato…”
Samuele Centenaro, senior category manager ped GCC G.R.E.
“Se variazioni del genere vengono gestite in maniera intelligente, il rialzo dei listini può trasformarsi in opportunità”
Emiliano Garofalo, purchasing director CE, Imaging, White Goods & Own Brands
“Presidiando con le nostre private label sia la fascia entry level (OK) sia quella medio-alta (Koenic), riusciamo ad aumentare la nostra scelta assortimentale per sviluppare al meglio i trend di mercato in crescita”.
Eugenio Imperlino, category manager Foto&Ped di Nova Euronics
“La concentrazione è inevitabile. Bisogna infatti fare i conti, su certe fasce di prezzo, con una oggettiva contrazione dei pezzi”.
Francesco Fanni, ad Jumbo G.R.E.
“Nelle scelte che abbiamo fatto per la definizione del fatturato nel comparto del ped, i primi cinque fornitori rappresentano l’80% del fatturato del settore. Questo a conferma dell’eliminazione di fornitori che, a parer nostro, non hanno un ruolo definito”.
Carmelo Camonita, category ped e clima Papino G.R.E.
“è forte la consapevolezza della difficoltà di delocalizzare in senso opposto, in quanto ormai la maggior parte delle aziende sono ben radicate nel Far East”.
Cristiana Silvestrini, category ped SGM Distribuzione/Unieuro
“Si sta creando una nuova fascia entry level, che ha posizionamenti diversi, più alti, rispetto al passato”.
Carla La Torre, category ped e riscaldamento Siem Euronics
“Già dal 2010 abbiamo scelto i fornitori con i quali operare distinguendoli in base alle loro particolarità produttive”.
Per maggiore informazioni sull’argomento, leggi l’inchiesta di ottobre di Trade Bianco (scarica la versione digitale)
Emanuela Sesta
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