SBS in questi anni si è ritagliata un ruolo di primo piano nel mercato italiano degli accessoristi che gli ha permesso anche di approdare con successo in altri paesi europei. Il tutto anche grazie alla costante innovazione e visione che sono state il filo conduttore dell’evoluzione della società di Miasino, località nei pressi del lago d’Orta. Inoltre, come spiega Sandro Storti CEO di SBS, “Uno dei fattori che ci ha permesso di crescere effettivamente è stato il processo di revisione del concetto di categoria, trovando un equilibrio fondamentale tra innovazione e core; questo ha portato del valore aggiunto sia in termini di Turn-over che di reddittività dei lineari, conquistando sempre di più il consenso di più operatori”.
L’ultimo MWC è stata un’edizione che a detta di molti ha segnato più refresh che novità sia sul fronte degli smartphone sia degli accessori: qual è il suo punto di vista?
Probabilmente lato hardware c’erano più aspettative sui nuovi lanci di smartphone, tuttavia sul fronte degli accessori e in particolare per SBS, il MWC è stata un’occasione per presentare al mercato ulteriori innovazioni sia lato accessori, sia sulle soluzioni futuribili di servizio in grado di cogliere le opportunità di vendita dettate dalla trasformazione digitale. In particolare mi riferisco al nuovo progetto di vendita SHOP&GO che abbiamo condiviso con i nostri partner proprio in occasione della fiera di Barcellona.
Cosa ha significato MWC 2018 per SBS? Da cacciatori di innovazione, su quali nuovi opportunità di business volete puntare?
Per SBS il MWC 2018, ha rappresentato l’occasione per ribadire la nostra vocazione estremamente innovativa, linee rinnovate in tutte le categorie di accessorio tradizionale quali cover, energia, audio e utilità, e un ulteriore ampliamento della gamma di accessori connessi; la COVER SIM che utilizzata in combinata con la nostra nuova APP GO PHONE è in grado di aggiungere un utenza SIM all’iPhone, una vera rivoluzione per gli utenti IOS, fino ad arrivare ai nuovi wearable del mondo Healt and Fitness GO LIFE, lo Smartwatch GPS con display a colori RUN MATE e il nuovo fitness tracker entry level SNAP con misurazione della frequenza cardiaca. In fine la soluzione di vendita SHOP & GO che ha rappresentato grande apprezzamento ed un argomento di confronto con il trade, uno strumento in grado di massimizzare in negozio la redditività, elemento chiave per il retail.
L’impressione è che oggi però il mercato degli accessori sia meno dipendente dello smartphone: è così? se sì in cosa si traduce?
Lo smartphone come strumento sta andando verso un’evoluzione che lo porta sempre più verso l’universalità: il concetto di telefono non è ormai che una piccola parte del tutto, e l’assistenza che questo tipo di oggetto offre all’utente nella vita quotidiana è diventata totale e permanente, andando a permeare ogni aspetto, dall’interazione all’intrattenimento. È imprescindibile che, a fronte di un’evoluzione così profonda, si verifichi un cambio di paradigma: così come lo smartphone assiste la persona in tutto, anche i suoi accessori si aprono a diverse possibilità e funzioni d’uso. L’impressione del distacco dell’accessorio dallo smartphone deriva sostanzialmente dall’evoluzione di quest’ultimo; il loro legame intrinseco rimane però radicato. SBS da sempre è stata in grado di cogliere il potenziale delle nuove tendenze e far sì che il connubio accessorio e smartphone sia in grado di appagare un bisogno della persona, creando pertanto un valore aggiunto all’accessorio tradizionale.
In ogni caso, il mercato smartphone è sempre più maturo, quale opportunità offre questo macro trend alle imprese del mondo accessori e quali sfide invece impone?
Come in ogni contesto in corso di maturità, le sfide sono relative tanto alla continuazione del proprio percorso quanto alla capacità di intuire quali possano essere le strade meno battute che vale la pena di percorrere. Si tratta di un’azione di ricerca costante, che non può che essere supportata da una mentalità pionieristica e sognatrice, ma che allo stesso tempo deve mantenersi ancorata alla realtà e seguire il proprio orientamento originario. L’equilibrio che abbiamo creato negli ultimi anni ci ha permesso di portare del valore aggiunto a tutti i partner che ci hanno dato fiducia in Italia e in Europa.
Quali opportunità e quali sfide invece ai retailer?
Il retailer innanzitutto deve saper cogliere in primis le opportunità dettate dalla trasformazione digitale, sposando delle aziende capaci di supportarli nel rinnovamento, dei negozi dei concept e dei canali di vendita. La sfida è nel sapere rimanere al passo con i tempi dettati dall’evoluzione continua dei comportamenti di acquisto del consumatore.
A proposito di retail, oggi anche le aziende di accessori sono la conferma che i brand sono alla ricerca di strategie distributive sempre più multicanali e anche meno GDS centriche: concorda? Qual è la posizione di SBS?
Nel contesto di consumo moderno la multicanalità è una realtà imprescindibile e innegabile, che richiede un’analisi attenta e un approccio dinamico e proattivo come quello di SBS. In realtà il consumatore e il mercato si muovono ancora oltre, verso una futura omnicanalità, per questo motivo il nostro approccio al retail è aperto a tutte le opportunità di vendita, senza però perdere di vista l’importanza strategica della GDS che rappresenta un punto saldo del consumer electronics.
Oggi la GDS sembra quanto mai un canale sotto pressione perché è arrivato alla resa dei conti, ma c’è chi sostiene persino in pericolo: qual è il suo punto di vista? Cosa manca?
Certamente l’evoluzione digitale e il mutamento del comportamento di acquisto del consumatore impongono alla GDS un cambio di rotta veloce e importante, poiché le evoluzioni impattano in maniera decisa sulle performance di vendita del canale specializzato. Non credo assolutamente ci sia però un “pericolo”, tuttavia credo che la velocizzazione del rinnovamento in un’ottica multicanale possa agevolare le aziende che per prime affronteranno temi d’attualità come l’evoluzione digitale. È necessario vivere le trasformazioni come un’opportunità di miglioramento e non unicamente come una minaccia.
Qual è nel dettaglio la vostra attuale strategia distributiva e commerciale? La parola d’ordine è sempre “approccio sartoriale” a ogni singola realtà oltre che a ogni singolo canale?
Per offrire un servizio davvero eccellente – da sempre obiettivo di SBS – la personalizzazione dell’esperienza e la sicurezza garantita dall’uniformità del prodotto devono procedere passo a passo. In questo modo il consumatore viene avvicinato in modo personale, tailor made, a un prodotto di cui sa di potersi fidare in quanto parte di un sistema di produzione votato all’eccellenza. Allo stesso modo i nostri clienti b2b meritano un trattamento customizzato che porta alla realizzazione di contesti non solo di vendita, ma anche esperienziali ottimizzati a seconda delle caratteristiche del singolo cliente, con il fine di massimizzare la soddisfazione di tutte le parti coinvolte: SBS, il nostro cliente retail e il consumatore finale. Siamo assolutamente soddisfatti di come stiamo procedendo finora, ma siamo altrettanto consci che il nostro ruolo è quello di saper mutare velocemente il nostro approccio ai fini di massimizzare la redditività di tutta la filiera, salvaguardando sempre gli aspetti qualitativi per i nostri clienti e per i consumatori.
Perché SBS come altre realtà del vostro mercato avete sempre più come parole d’ordine: sviluppo all’estero?
Nella realtà odierna, caratterizzata da un’ottica sempre più globale, i confini si fanno più sottili, non solo a livello economico e fiscale, ma anche rispetto alla visione generale del mercato. L’estero è oramai una continuazione naturale del locale, e un azienda Italiana come SBS ha il dovere di approcciare il mercato a livello globale, senza però in alcun modo tralasciare il mercato di casa, nel quale crediamo fortemente e nel quale stiamo ottenendo i risultati di crescita più significativi.
Guardando questa vostra esperienza su altri mercati, cosa le piacerebbe che quello italiano importasse dagli altri paesi?
Senza dubbio l’apertura alle visioni intraprendenti e alle tecnologie avanzate, da sempre più diffuse all’estero rispetto che nella nostra realtà. Tuttavia, oggi, la necessaria permeabilità dei mercati locali ha portato a un “contagio positivo” di questi valori, che si possono ben riscontrare anche nel sistema Italia.
Da sempre credete nel valore di un reale category management e che esso deve per prima cosa mettere al centro il consumatore non le marginalità lunghe: qual è lo stato dell’arte delle insegne su questa vostra vision?
Ritenere la marginalità e la soddisfazione del cliente due concetti opposti è un errore. Oggi, specialmente parlando di un’azienda fortemente orientata all’ascolto dei bisogni dei clienti – sia consumer che b2b – quale SBS, la soddisfazione del consumatore finale può essere incrementata proprio attraverso l’indirizzo verso prodotti caratterizzati da alte marginalità. Attraverso un’attività di ricerca e sviluppo avveniristica e piani di mercato e ben strutturati, siamo in grado non solo di accontentare sia il cliente finale sia il cliente b2b, ma addirittura di annullare la tradizionale antitesi tra le due soddisfazioni e massimizzarle entrambe. Un traguardo che ci rende orgogliosi dei risultati ottenuti attraverso il category management, ma allo stesso tempo ci invoglia a non fermarci e a continuare la ricerca e il lavoro in questa direzione.
Siete cresciuti costantemente e lo avete fatto anche lo scorso anno e avete spesso sottolineato che lo spirito innovativo sia in termini di proposizione, ma anche di approccio strategico alla categoria hanno fatto la differenza: perché?
L’innovazione è indubbiamente un driver di crescita, ma è fondamentale che sia accompagnata da una visione pragmatica e market-oriented, altrimenti corre il rischio di divenire fine a sé stessa. Uno dei fattori che ci ha permesso di crescere effettivamente è stato il processo di revisione del concetto di categoria, trovando un equilibrio fondamentale tra innovazione e Core; questo ha portato del valore aggiunto sia in termini di Turn-over che di reddittività dei lineari, conquistando sempre di più il consenso di più operatori.
Cosa rende SBS ‘unica’?
Sono molteplici gli elementi che ci differenziano dalle altre realtà, ma quello che mi sento di evidenziare più di tutti è il mantenimento della visione umana del consumatore. Abbiamo sviluppato capacità di ascolto e di intuizione, che si tramutano di sovente nello sviluppo di linee che anticipano i trend, creando di continuo valore per i partner che decidono di affidarsi ad SBS, ma anche alla capacità di gestire con massima professionalità il quotidiano lavorando costantemente per il raggiungimento degli obiettivi.
Per finire: cosa a suo avviso rende un’azienda vincente?
Innovazione, umiltà, ascolto, gli ingredienti di un azienda con un “concept “ giovane che ha voglia di stupire e conquistare sempre di più la fiducia del mercato di riferimento.
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