‘Oui, je suis Unieuro’: Cosa sappiamo (e cosa no) della Unieuro a gestione francese 

Bruna Olivieri, Country manager Italia di Fnac Darty

La sede operativa rimarrà a Forlì, il brand non cambierà. Nel 2024 Unieuro ha giocato in difesa, soprattutto da quando in luglio ha scoperto di essere “sotto attacco”. Ma nel 2025, calmatesi le acque, ci sarà un rilancio con nuove aperture, approfittando di una prevista ripresa degli acquisti di beni durevoli da parte delle famiglie italiane. 

A sei mesi dal lancio della inattesa Offerta pubblica di acquisto e scambio da parte di Fnac Darty, Unieuro è ormai saldamente parte di un gruppo che controlla direttamente il socio di minoranza di Unieuro, Vesa Investment, è principale azionista di Fnac-Darty (il gruppo controlla anche Metro, avviata anche essa a un delisting dala borsa tedesca) 

Non essendo più quotata, a partire da quest’anno Unieuro ha obblighi molto meno stringenti di comunicazione sui suoi dati e sulle sue strategie. Diverse informazioni però sono state diffuse nel mese di gennaio.  

Lo scorso anno le vendite di Unieuro sono state praticamente identiche a quelle del 2023: 2,6 miliardi di euro. Sarebbe potuta andare molto peggio se il IV trimestre non avesse invertito, con una ripresa del 3%, il trend negativo dei trimestri precedenti. La redditività è minima: l’ebit – una delle misure della marginalità – è stato di 40 milioni di euro.  

La gestione è chiaramente affidata a Bruna Olivieri, che da 4 anni era Direttore generale e precedentemente Chief Omni-Channel Officer di Unieuro. Nominata Country manager per l’Italia di Fnac Darty avrà, come ha confermato in una intervista al Sole 24 Ore, poteri sovrapponibili a quelli del precedente AD Giancarlo Nicosanti Monterastelli 

Bruna Olivieri ha fatto capire di guardare con ottimismo all’anno in corso: Unieuro aprirà cinque nuovi store (e non dei più piccoli, il format medio sarà almeno di 1500 mq) già nella prima parte dell’anno e nella seconda metà del 2025 dovrebbe avviarsi un accordo con una insegna della GDO che fa seguito a quelli con Finiper e con Conad 

Il nuovo Consiglio di Amministrazione di Unieuro comprende cinque persone: tre espresse da Fnac Darty e due da Vesa Investment, la holding di cui fa parte Ruby Investment. Il presidente (il Ceo di Fnac Darty Enrique Martinez) è affiancato da tre esperti di investimenti e finanza: i cechi Branislav Miškovič e Martin Plavec e il francese Jean-Brieuc Le Tinier, Chief Financial Officer di Fnac Darty e responsabile della gestione delle attività in Portogallo. Completa il Consiglio Tiffany Foucault, membro del CdA, Segretario generale e responsabile delle risorse umane 

Molte cose ancora non sono chiare: presentando l’operazione, i francesi hanno accennato alla possibilità di realizzare “sinergie” per 20 milioni di euro. Come si materializzeranno? I primi filoni di intervento – questo ciò che emerge da Palazzo Hercolani – riguarderanno le politiche sugli acquisti, il prodotto a marchio e l’integrazione graduale dell’offerta di servizi. L’operazione Covercare è piaciuta ai francesi ma Darty, ha molto da suggerire nei servizi e Fnac potrebbe voler esportare il suo modello che prevede un abbonamento a pagamento. Non è chiaro invece se e come si interverrà sui canali on-line che nonostante la fine della duplicazione fra Unieuro.it e Monclick.it hanno forse deluso le aspettative. Insomma, come dicono i francesi: affaire a suivre

 

  

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