Oltre 365mila tonnellate di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) avviate a corretto smaltimento in Italia nel 2020. È quanto emerge dall’analisi dei dati diffusi dal Centro di Coordinamento RAEE.
In crescita di oltre il 6% rispetto al 2019, a conferma del trend emerso negli ultimi anni nonostante le difficoltà derivanti dalla pandemia da Covid-19.
Bruno Rebolini, presidente del Centro di Coordinamento RAEE
“Siamo particolarmente soddisfatti dei risultati ottenuti in un anno così drammatico quale è stato il 2020. Ha visto noi Sistemi Collettivi e tutti i gestori della raccolta duramente impegnati a non interrompere l’attività del sistema e garantire ai cittadini un servizio primario come quello della raccolta dei RAEE. Questo è stato reso possibile dalla sinergia messa in atto con tutti gli operatori della filiera.
A seguito di questo sforzo condiviso, siamo riusciti a reagire con efficacia, tanto da riuscire a chiudere l’anno con un risultato positivo, nonostante una contrazione nei flussi di raccolta registrata tra marzo e aprile che ha toccato il -40%, e garantendo gli stessi livelli di servizio e di efficienza che contraddistinguono il sistema multi-consortile italiano fin dai suoi primi passi e che lo hanno reso una best practice a livello europeo.
Al tempo stesso i produttori di AEE, tramite i Sistemi Collettivi, hanno continuato a incrementare i finanziamenti che annualmente mettono a disposizione dei soggetti che si occupano della raccolta e che nel 2020 si sono concretizzati in oltre 22 milioni di euro, segnando un delta positivo superiore al 9% rispetto all’anno precedente, dedicati a premi di efficienza, fondo per lo sviluppo delle infrastrutture di raccolta e finanziamenti per la comunicazione locale e nazionale”.
Dati nazionali raccolta RAEE 2020
Nel corso del 2020 i Sistemi Collettivi hanno gestito complessivamente, compresa la raccolta volontaria, 365.897 tonnellate di RAEE sull’intero territorio nazionale, quasi 22.000 tonnellate in più rispetto al 2019, pari al +6,35%. Cresce anche la raccolta media pro capite che si attesa a 6,14 kg per abitante, pari al +7,7%.
Poco più dell’81% dei volumi complessivi provengono dai centri di raccolta comunali presenti in tutte le regioni, mentre il circa il 18% della raccolta è stato veicolato dai luoghi di raggruppamento della distribuzione (LdR).
Sul totale dei volumi mossi dagli LdR, i quantitativi maggiori si riferiscono ai RAEE legati al freddo e clima (R1), e ai grandi bianchi (R2), con incidenze del 22% e del 34%, mentre l’impatto sugli altri raggruppamenti è decisamente più basso (meno del 2,5%).
I restanti volumi, legati principalmente alla raccolta di RAEE della categoria dell’illuminazione
(R5) e dei piccoli elettrodomestici (R4), derivano dai contributi di installatori, grandi utilizzatori
e centri di raccolta privati.
La classifica dei cinque raggruppamenti
Nel 2020 quasi tutti i raggruppamenti nei quali è organizzata la raccolta dei RAEE hanno registrato un incremento. Il più significativo, pari al +9,1%, spetta ai grandi bianchi (R2) il cui peso si attesta a 125.623 tonnellate. Si conferma così la tipologia di apparecchiature a fine vita più raccolte che rappresentano oltre un terzo della raccolta complessiva.
Cresce anche il raggruppamento dei piccoli elettrodomestici ed elettronica di consumo (R4) che con un +7,7% raggiunge le 78.422 tonnellate.
Più contenuti, ma sempre positivi e pari al +4% e al +3,7%, gli incrementi degli apparecchi con schermi (R3), e del freddo e clima (R1) che arrivano a pesare rispettivamente 62.272 e 96.945 tonnellate. In controtendenza con i restanti raggruppamenti e in riduzione rispetto al risultato dell’anno precedente la raccolta delle sorgenti luminose (R5). Segna un -5,8% per un totale di 2.635 tonnellate, interrompendo così la crescita iniziata nel 2018.
La raccolta geografica
Pur confermando l’andamento positivo della raccolta in tutto il Paese, il Rapporto Annuale 2020 evidenzia alcune peculiarità tra le diverse aree. Sia Nord sia Centro Italia aumentano i propri quantitativi rispetto all’anno precedente. Ma è nel Sud che si registra la crescita più significativa e sostenuta. Si tratta di un segnale positivo che dimostra come le regioni meridionali abbiano intrapreso le azioni necessarie per raggiungere obiettivi di raccolta in linea con il resto d’Italia.
© RIPRODUZIONE RISERVATAIn caso di citazione si prega di citare e linkare uptradebiz.it