Nvidia, che da sola vale 2 mila miliardi di dollari quasi come tutte le imprese quotate alla Borsa di Milano e contribuisce per un quarto al rialzo dell’indice S&P500 nel 2024, ha stretto un accordo con Dell computer. L’accordo prevede la vendita di microprocessori ideali per le applicazioni AI e tutta una serie di azioni e di scambi di know how che dovrebbero permettere alla gamma Dell di realizzare sulla macchina e non su cloud diverse applicazioni di intelligenza artificiale.
“Le organizzazioni si stanno muovendo rapidamente per cogliere le opportunità dell’intelligenza artificiale, motivo per cui la nostra collaborazione con Nvidia è così importante”, ha affermato Michael Dell , fondatore e ceo di Dell.
Sul breve termine però anche Nvidia ha qualche problema. Il suo principale cliente, Amazon Web Services che acquista milioni di microprocessori per alimentare la sua rete di server Farm avrebbe smesso, secondo il Financial Times, di acquistare i microprocessori H100 in attesa del nuovo modello che la stessa azienda californiana ha già presentato, cioè Blackwell, nuovo processore di punta di Nvidia per l’intelligenza artificiale che dovrebbe essere distribuito entro la fine dell’anno.
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